Wednesday, April 05, 2006

Cose che non quadrano.

ho comprato un telecomando universale che il mio s'è rotto l'altra settimana. ho comprato questo telecomando meliconi che è buono per tutte le televisioni basta una piccola operazione di inserimento codice e il gioco è fatto mi ha detto distrattamente il venditore. costava solo quindici euro contro i trenta dell'originale e tutta contenta con il pacchettino tra le mani sono arrivata a casa come mio padre arrivava felice la domenica con le pastarelle dieci delle quali rigorosamente alla cioccolata. essendo una patita di tecnologia che armeggia sempre con i telefonini anche quelli degli altri, che capisce abbastanza di dvd, masterizzatori e computer ho pensato che insierire un codice fosse un gioco da ragazzi. e poi confidavo nella sicurezza che mi aveva dato il venditore. così sabato pomeriggio alle tre ora locale di cinecittà ho acceso la tivvù e ho cominciato a trafficare col telecomando che la meliconi ti dà già il guscio e 'sta cosa mi era piaciuta assai. con estrema calma ho cominciato a cercare il codice del telecomando; ho spinto due tasti insieme come da manuale, ho insierito un numero e lì, con la massima concentrazione che non ricordavo neanche di possedere, ho dovuto osservare il puntino luminoso che lampeggiava per poi prendere nota di quante volte lampeggiasse: ogni serie di lucettine corrispondevano a un numero. bè al primo tentativo il puntino rosso ha fatto due serie di due e un tre. quindi il codice doveva essere 223. poi per non sbagliare ho riprovato ma a quel punto mi dava tre lampeggiamenti, poi due e di nuovo due, quindi 322. ho cominciato a spazientirmi che anche nella vita scorsa mi ricordo che quando stavo al telegrafo col codice morse mi sbagliavo spesso e più d'una volta ho riportato bollettini sbagliati provocando guerre. come un mantra tibetano mi sono ripetuta le parole del venditore nella testa e cercando di calmarmi ho riprovato col codice: tre serie di tre e poi un tre, un due e un tre. ho lasciato questo codice e ho fatto la procedura B. la procedura B prevede che tu non abbia il codice e che faccia tutto il telecomando da solo. ho ripremuto i tasti insieme e ho lasciato al caso. ho spento la tivvù come diceva il manuale e ho aspettato, e così nell'attesa ho dato l'acqua alle piante facendo finta di niente e fischiettando come se stessi lì per caso. dopo circa un quarto d'ora ho riacceso la tivvù ma nessun segno. ho ripigiato il tasto rosso e dal bagno il rumore dello sciacquone ha invaso casa. ho pensato che qualche ospite di natale si fosse trattenuto più del dovuto così sono andata a controllare col coltello in una mano e la stecca da biliardo nell'altra. al bagno e per casa non c'era nessuno: lo sciacquone era partito da solo. torno al divano con la ferma convinzione che programmare un telecomando era un gioco troppo facile e che forse l'avevo preso sotto gamba. mi siedo e riprovo ad accendere la tivvù. di nuovo parte lo sciacquone. non ho dato peso allo sciacquone stavolta e ho ricominciato la procedura di ricerca codice: stavolta i lampeggiamenti erano in serie da uno. inserisco il codice, spengo la tivvù, non mi sposto dal divano e riaccendo: sento che dalla camera da letto comincia suonare la sveglia. strano, mi dico. vado per spengerla e mi risiedo sul divano. spingo il tasto accensione e come d'incanto suona la porta. mi alzo guardandomi intorno con aria circospetta giacchè non aspettavo gente. guardo dallo spioncino e non vedo nessuno, neanche i soliti testimoni di geova o gli zingari. mi riposiziono sul divano che non ci vedevo più dalla rabbia. chiamo il numero verde ma di sabato scopro che non lavorano. mi calmo e riprovo l'ultima volta a trovare quel maledetto codice del telecomando: spingo i due tasti insieme e immetto il numero come da manuale. come dal pallottoliere magico esce la serie di numeri: 223. eureka, esclamo tutta contenta che non mi ero data per vinta e avevo insistito. vado per accendere la tivvù e sento che le corde dell'ascensore si tirano e sale l'ascensore (ho la colonna portante proprio alle spalle del divano e soprattutto ho delle pareti molto sottili, nda). imbestialita ho tirato il telecomando verso l'ulivo in terrazzo confidando nel salvaguscio. non ho più messo mano alla ricerca della sintonizzazione ma in compenso quando esco chiamo l'ascensore col telecomando direttamente da casa e non aspetto più sul pianerottolo. vuoi mettere che svolta!!!

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