Sunday, September 29, 2002

max è in tv! il perugia perde, purtroppo.
la cosa che odio? il traffico che si crea quando c'è un incidente. ieri sera ero incolonnata sulla tangenziale. pensavo al solito traffico del sabato sera. certo era un po' strano vista l'ora. di solito alle otto e mezzo la gente è quasi già tutta rinchiusa in pizzeria, ristoranti, casa, pub. eppure c'era un bel po' di traffico. la cosa quindi mi pareva strana. finchè si arriva la punto dell'incidente. la cosa che mi ha mandato più in bestia è che l'incidente non era neanche dalla mia parte della carreggiata. l'incidente era nella parte opposta della strada e la gente rallentava quasi fino all'ingorgo solo per guardare! questa cosa mi manda veramente su tutte le furie. è inciviltà allo stato puro. provincialismo. imbecillità, perchè tra l'altro si provocano anche altri incidenti! possibile che la curiosità sia più forte del capire che si sta su una strada, in macchina e che è giusto tirare in avanti? capisco il rallentamento quando l'incidente è sul tuo tratto di strada: di solito c'è la polizia che fa rallentare e blocca tutti. ma rallentare solo per guardare è assurdo! ma lameno poi si rallentasse per dare una mano. no! c'è un gusto nel vedere il sangue, secondo me. c'è il gusto dell'incidente che poi non appena si arriva a destinzaione si racconta a tutti. conosco un ragazzo che aveva fatto un incidente con la sua ragazza. subito intorno a loro si era creato un capannello di gente. nessuno li aiutava. erano tutti là a dire: uhhhh, poverini! guarda quanto sangue, guarda lei, guarda lui, guarda loro! ma nessuno si muoveva! che brutto. che diseducazione. ma anzichè le lingue straniere ed internet alle elementari perchè non insegnano un po' di senso civile? troppa grazia, sant'antonio!
non mi si apre il blog!

Saturday, September 28, 2002

papparappa pappara papparappa pappara... è la musica di superman. un'amica ha bisogno di aiuto. scendono in suo aiuto: esse, emme, emme, piùp! a domani per i commenti a caldo! hehehe
esseri umani, che brutta razza! vivono vite piatte. contornati solo da persone scialbe. gli essere umani sono quelli che non sanno a che santo votarsi, se esiste un santo per loro. vivono soffrendo ma solo quando se ne accorgono. il più delle volte scivola loro tutto addosso. quando hanno la coscienza di farselo scivolare. gli essere umani sono poveri cristi. anche se non credono a nessun cristo. parlano del più e del meno e non fanno discorsi profondi. il profondo lo vivono senza parlarne. gli esseri umani non hanno mai scritto una piece teatrale incomprensibile e non hanno mai scritto neanche un riga su un tramonto perché il tramonto se lo portano dentro. non parlano di massimi sistemi in termini minimi. gli esseri umani non disdegnano nessun tipo di musica perché in ogni nota ritrovano la loro vita. gli esseri umani vivono a viso aperto e non si celano dietro mille parole, dietro mille scuse, dietro mille porte o portoni acquistati per far bella figura. vivono senza apparire e appaiono vivendo. hanno amicizie senza giudicarne il peso. accettano tutto, il bello e il brutto e se possono anche il mediocre perché anche il mediocre fa parte della vita. gli esseri umani non hanno paura di cambiare il loro giudizio sulle persone e non sbattono le porte in faccia a nessuno che non abbia un attestato. gli esseri umani non si trincerano dietro una pseudo cultura di sinistra per denigrare tutti quelli che vivono allo sbaraglio delle proprie idee. gli esseri umani non hanno paura di dire di possedere tre televisori e di giocare alla play station e di leggere novella duemila prima di andare a letto e leggere un buon libro. non si sclerotizzano mai e non si fossilizzano mai facendo credere di aver capito tutto. gli essere umani non hanno capito un bel niente e di questo sono orgogliosi perché hanno compreso che solo dal caos intellettuale può prodursi una misera idea. gli esseri umani probabilmente non fanno il lavoro che desideravano ma hanno capito che per sbarcare il lunario va bene anche il lavoro che fanno. non si danno delle grandi arie di aver capito la vita perché la vita la vivono giorno per giorno. gli esseri umani sono solo esseri umani. gente che non molla il suo ideale di vita. gli esseri umani forse non andranno a cena con filosofi, scienziati e architetti in erba ma chi l’ha detto che filosofi scienziati e architetti in erba abbiano capito tutto. gli esseri umani partecipano del dolore degli altri. e non tirano bordate sulle persone chiedendo subito dopo scusa. gli esseri umani ti porgono l’altra guancia anche se la prima è già stata schiaffeggiata a più riprese. gli esseri umani sono tutti quelli che non appartengono a nessuna categoria, nessuno schieramento, nessun programma. gli esseri umani sono esseri umani e basta. e mi sembra già tanto. l’aver capito tutto, lo lasciamo a voi, esseri divini!

Thursday, September 26, 2002

Ci sono momenti di Daisaku Ikeda

Ci sono momenti di sofferenza o tristezza
o giornate come pugnalate al cuore
Quando hai questi momenti
Prova a bussare alla porta del mio cuore
La mia vita e il mio cuore
Sono sempre aperti per te

Queste orecchie possono ascoltare
Qualsiasi cosa in ogni momento

Anche questi occhi hanno accumulato
Tante lagrime per piangere con te.
Quando sei gioioso non c’è bisogno di parlare
Io lo capisco vedendo il tuo viso.
Invece quando senti tristezza
Solitudine o voglia di allontanarti
Parla con me di tutte queste cose
Io carico sulle mie spalle
La metà del peso della tua sofferenza.
Andiamo avanti insieme.
Questa è la nostra strada
Fino a quando continuerà la nostra amicizia.

Wednesday, September 25, 2002

dobbiamo pagare noi il fatto che sei una bastarda?
papà. ho fatto un sogno stanotte. avevamo trovato la Casa. la tua battaglia per fare la giustizia che è giusta si era conclusa con il suo ritrovamento. era un sogno bellissimo. e sono sicura che presto questa guerra, che è solo la nostra guerra, avrà un esito positivo. ne sono certa perchè tu stai facendo il possibile e l'inimmaginabile. perchè te lo meriti tu. se lo merita mamma. e la vostra forza. la vostra bontà. il vostro dare senza mai ricevere niente in cambio. sei una persona speciale. e anche se mi critichi a volte, io sono parte di te. mi avete dato tanto, tutto quello che ho dentro e in parte quello che sono fuori. questo sogno mi ha fatto capire che dobbiamo insistere. dobbiamo continuare a lottare perchè forse le cose si stanno muovendo nel verso giusto. perchè è ora e adesso il momento più opportuno. siamo noi tre ancora su questa barca e non ci sono maledizioni nè spiriti negativi in questa storia. noi veniamo da lontano. la nostra protezione è una grande protezione e nessuno potrà farci mai del male se non le persone vive. il mio sogno si avvererà. un giorno. presto o tardi. e tu ne sarai stato l'artefice. grazie per essere mio padre. grazie per la tua bontà. grazie di esserci sempre anche con un filo di forza e un filo di speranza. comunque ci sei. grazie, papà!
a proposito: se mi vuoi firmare un assegnino...hehehehe! :)
per chiara: scusa. ho messo qua il commento al film di zeffirellli sperando non lo leggessi. spero che tu vada lo stesso al cinema e che voglia scambiare con me in seguito le tue opinioni al riguardo. scusa ancora!

Tuesday, September 24, 2002

è bello quando riesci a trovare una parola, una sola che racchiuda tutto un pensiero, una vita, una storia. credo che la parola imbecille ti si addica! si.
imbecille.
abbiamo fatto un pensierino a max. vabbè, era così per dire!
oggi sono agguerrita, e non mi ferma nessuno!
che vuol dire che io gioco? stai provocando? mi conosci così bene o parli per cose dette e ridette. sai che ti dico? che non sarai mai in grado di sostenermi perchè quel che dici oggi è il contrario di domani. e mi vieni a parlare di giochetti! ma pensa a quelli che fai tu.
..e tutto quello che credevo era di andare a vedere un film che celebrasse i venticinque anni della morte della callas. e invece si doveva celebrare altro. ringraziasse zeffirelli che il film se lo sono fatti la voce della callas e le opere dei grandi! se non fosse stato per loro avremmo visto un film sterile, pieno solo di bei ragazzi senza espressione, con una storia assurda, con una callas assurda e un ipotetico gay-manager! il film non vale molto. e la gente in sala era poca. quello che mi ha stupito è stato il finale, ma non il finale del film, ma i titoli di coda. sui titoli che scorrevano c'era la voce della callas nella norma di bellini (casta diva, che si sente ovunque ormai). e la gente in religioso silenzio è rimasta seduta ad ascoltare. e forse quello è stato il momento più emozionante per me. per il resto, non ho parole. e mi dispiace. ricordo la poesia di zeffirelli che ho imparato a conoscere grazie a mio padre e a mia madre, la sua poesia in giulietta e romeo o in fratello sole sorella luna. cosa rimane di quella poesia? solo la voce della callas e due grandi attori come irons e la ardant. il resto è noia e freddezza e sterilità e manierismo e barocchismi (mi sa che il termine non esiste) e amore per un bello che dietro non ha altro. mi spiace. ma forse zeffirelli è più in grado di girare un film su oscar wilde. là si che la freddezza ci sta tutta!

Sunday, September 22, 2002

credo che sia tutta una storia. per la povera gente....stamattina mi sono svegliata con in testa mia martini. credo che oggi o domani o ieri sia stato il suo compleanno. e io le mando un pensiero ovunque sia nel mondo. magari reincarnata come la persona più bella e affascinante con uomini ai suoi piedi (uomini che giustamente disprezzerà visto il trattamento in questa vita) o reincarnata in un albero (la magnolia) o in un animaletto (il koala o il delfino). le mando il mio pensiero. e in suo onore metto su la cassettina che mi ha registrato mia mamma l'altra settimana, cosicchè anche lei oggi possa star seduta qui vicino a me e riascoltarsi e dirsi: cavolo. che emozioni che riuscivo a dare e probabilmente neanche lo sapevo. quante emozioni riceviamo ogni giorno, emozioni, sensazioni, pensieri positivi e non. eppure non ce ne accorgiamo. non ne siamo coscienti. perchè fare un regalo, materiale, lo vediamo e riusciamo a capire e a vedere la reazione. ma un'emozione, quella è difficle da scoprire. e da capire. e da sapere. oggi ho letto delle parole bellissime. quelle di mia mamma nel suo blog. son trentatrè anni che mia madre mi riempie di queste emozioni. lei non lo sa. non lo vuole sapere, forse. e io ogni volta che la leggo mi stupisco che non riesca a capire ciò che scatena con le sue bellissime parole. lei pensa che le sue parole non hanno voce abbastanza per arrivare in qualsiasi cuore. ma non è così. le sue parole hanno una forza portentosa. e sono un regalo ogni volta che vengono lette o ascolatate. un regalo di dio, se esistesse.

Thursday, September 19, 2002

mi sa che gira qualche virus. norton scalpita questi giorni. spero che non scoppi tutto qui dentro!
calma piatta qui dentro. solite amicizie. rifugio fittizio di gente sperduta. ma è la mia vita. e io ci sto dentro. una mano non si nega mai. una parola neanche. un aiuto neppure. una piccola dose di energia positiva per chi momentaneamente è in stand by. oggi un bel messaggio. una pecorella smarrita che torna all'ovile. tante se ne perdono lungo la via. tante ritornano. alcune non so. è passata una twingo suonando. ma era la twingo sbagliata e per un secondo l'illusione di facce conosciute m'ha colpito. chissà a chi suonava quella twingo. non a me. cala il sole. l'orizzonte è pulito. e chissà dove finirà l'orizzonte dei nostri sguardi. non lo so più.
due giorni fa ho rischiato la vita. ho visto la morte in faccia. è scappata via. forse si è spaventata di quello che ha visto! ciao morte! a la prossima.
grazie sel. ieri sera avevo proprio bisogno. sei riuscita a farmi passare il viaggio verso casa come se niente fosse. persino il traffico sembrava scorresse velocemente come il fiume di parole che ci siamo dette. ti ringrazio per tutti i giorni in cui mi sei stata vicina. e per quelli in cui lo sarai. perciò, preparati!! ho paura a chiamarti "amica". quindi per ora non ti chiamo. ti sentirò. e basta. grazie. piesse: vista l'amicizia, almeno un cadeau!!

in bocca al lupo per stasera. tu sei là. a provare la parte. e io cerco di mandarti tanta energia. tanto spirito santo...troppo spirito santo!!

Tuesday, September 17, 2002

il confine tra felicità e infelicità è labilissimo. basta fare quel piccolo passo per ritrovarsi nella zona più bella o più brutta a seconda del punto dal quale siamo partiti. peggio è stare a cavallo tra queste due cose. stare nel mezzo. sentire che non si ha più la forza neanche di "sentire". eppoi basta una parola giusta o una parola messa là per storto ed ecco che si ripiomba in una delle due zone. stamattina pensavo alle mie disgrazie, come leopardi. ai miei piccoli fallimenti quotidiani. alle mie parole non dette. alle mie tristezze. alle mie cose andate per storto. ho chiamato s. per caso. era in lacrime. affari di cuore. i miei problemi, la causa in tribunale ancora rimandata di questa mattina è sparita all'improvviso dalla mia mente. d'improvviso mi sento più forte. mi sento forte perchè sta venendo qui e posso aiutare chi in questo momento sta soffrendo di più o di meno non m'importa. però sta soffrendo. non so se riuscirà a superare quel confine oggi pomeriggio. io ho fatto il salto. sto cambiando la mia giornata. con un piccolo sforzo. e questo è molto importante. avere il cervello in movimento significa non fossilizzarsi mai neanche sul dolore. bussano alla porta. s. è qui. faccio il salto!
ci sono trenta modi per salvare il mondo, dice qualcuno.

Monday, September 16, 2002

pausa.
le tue parole feriscono. tagliano le gambe. uccidono. fanno ricadere nei baratri del non so. non voglio. non so chi sono. nè da dove vengo. nè tantomeno se mai vorrò andare. e dove soprattutto. mi sento sempre sul banco degli imputati. mettersi a nudo, mettere nella pubblica piazza i propri pensieri, le proprie sensazioni, le proprie paure o le proprie gioie è molto difficile. ancora di più lo sarà o già lo è se tutto quello che uno fa o dice viene giudicato con non so quale metro. mi sento a volte una persona che arranca a passi lentissimi. e più cerco di allungare il passo più qualcuno mi fa notare che sto arrancando a passi lenti. e che di sicuro potrei fare di più. e che potrei correre o saltare o volare. ma io non voglio nè saltare nè correre nè volare. e se la mia vita è solo quella di arrancare nei menandri di me stessa, ben venga anche l'arrancare. sono comunque passi miei. zoppicanti, ma comunque miei. mie sensazioni. emozioni. pensieri. dolori. gioie. atarassie. e chi più ne ha più ne metta. ma metta del mio!
te lo ripeto. le tue parole fanno male. molto. e forse la nostra strada sarà finalmente percorsa in pieno quando io accetterò (e in parte lo faccio) te e tu accetterai me. con i miei limiti ( e tanti) e le mie limitazioni. con i miei mutismi. con i miei occhi tristi. con le mie assenze. le mie presenze. la mia gioia di amarti. la mia piccola vita di fronte alla tua. forse quel giorno, solo quel giorno, volerò, correrò, salterò. e tu da sotto potrai dire: oooohhhh!

Friday, September 13, 2002

son tre sere che dormo prestissimo. alle dieci crollo di fronte alla tv. poi me ne vado a letto e dormo. dormo. dormo. e il bello è che la mattina non mi alzerei. così ho pensato che forse sono un po' come gli orsi. con il freddo e l'inverno mi preparo per il letargo. ieri sera avevo un gran freddo. mi son messa sotto il lenzuolo e coprilenzuolo e ho dormito così. sotto. tutta coperta. roba da grande freddo e grande rigore invernale. e nella mia cuccia stavo bene. al calduccio. al buio. e non capisco perchè anche gli uomini non se ne possono andare in letargo. dovrebbero esserci, dopo le vacanze estive e quelle di pasqua e quelle di natale, dovrebbero esserci anche le vacanze del letargo: un mese in cui uno dorme, si ritempra, si rafforza, ringiovanisce (il sonno è un ottima cura per chi vuole rimanere giovane e avere la pelle morbida), riprende le forze per poi tirare fino alle prossime vacanze. a me piacerebbe il mese del letargo, quando vedi che fuori, nonostante sia già mattino, è ancora tutto buio e il freddo non ti fa nemmeno tirare fuori una mano dalle coperte e non t'alzeresti neanche se la casa sprofondasse in seguito al più mostruoso dei terremoti. pensa poi quando uno ti chiede: dove sei stato in letargo quest'anno? io ho portato la mia famiglia in letargo a sharm el shake e tu? io in montagna, si dorme così bene! ora stacco. son le undici e trenta. vado a schiacciare un pisolino in banca! :P

Thursday, September 12, 2002

inverosimile. sentirti respirare in me. avverto un brivido...tre puntini di spospensione o mi commuovo!
ho dato un'altra spuntatina ai capelli. così tanto per gradire. dovessi andare a qualche matrimonio che mi invitano all'improvviso, io sono già pronta. ho il vestito che mi son comprata per il matrimonio di mio fratello. trentamilalire e mi pareva già troppo. le scarpe quelle di coppale. ed è fatta. finchè non inventeranno un matrimonio, forse sarà il mio, dove si potrà andare come cavolo uno gli pare. non capisco perchè ai funerali e ai matrimonio e alle comunioni e alle feste comandate uno debba andare vestito bene. ecchecavolo. io all'ultimo funerale ho perso per strada anche un paio di mutande! blu. le mie preferite. ancora vago per la via del mare in cerca! se uno perde le mutande secondo me è un segno. il segno che sta cambiando qualcosa. c'è chi perde la testa, chi la dignità. io le mutande.
ornella ornella ornella ornella ornella ornella ornella. pare che più scrivo il tuo nome e più forza ti arriva!!! :)
...ma questo posso dirti. che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un’ondata di calma,
e che il tuo aspetto s’insinua nella mia memoria grigia
schietto come la cima d’una giovinetta palma…

Tuesday, September 10, 2002

ma i sensi di colpa da dove li scarichi tu? da napster o da morpheus? e quando li scarichi come li scarichi? in mp3? ho un sacco di cd con i sensi di colpa! gran bel gruppo. ooohhyeah.
dopo l'insalata mi son fatta un plum cake piccolo. avevo bisogno d'affetto! e poi ogni tanto, non troppo, bisogna premiarsi. di cosa? che uno lavora, si alza presto, produce, paga le tasse, paga i fornitori, le bollette, mette la benzina allo scooter, intrattiene rapporti, chiama gli amici (selvaaaaggia!!!), scrive nei blog e nei forum, sogna giovani e jovanotti, insomma, mi sto scaricando i sensi di colpa per il plum cake!!! :P
il lavoro nobilita l'uomo. ma alla donna che fa? stacco perchè pensieri così profondi e creativi meritano un giorno di pausa! hehehe:)
ho sognato jovanotti stanotte. ero a un concerto. sta per cantare una canzone d'amore e io mi chiedo tra me e me : poverino, chissà per chi la canta. e lui invece fa una premessa: la canto per il mio amore e per il bambino che sta nascendo. e iniza a cantare ua canzone bruttissima con una voce che non è la sua e il concerto si trasforma e io lo vedo in televisone. poi ho sognato il padre di schumacher. ridevo con lui. insomma tutti sogni vip. ho sognato anche il mio avvocato e i figli. e il portatile rotto. un sacco di sogni stanotte. mente prolifica. quando si riuscirà a capire il significato dei sogni credo che capiremo molto di noi. perchè a volte questi sogni senza significato come quello di jovanotti o del papà di schumacher? mah. devo andare a lavorare e non posso soffermarmi. forse sono simboli, ma simboli di che. forse ho raffigurato la figura di mio padre con quella del padre di schumacher, ma perchè di schumacher e non di qualcun altro. tra l'altro anche nel sohno ho fatto una bella gaffe. dicevo al papà che io preferivo senna! che figura.

Sunday, September 08, 2002

se leggo domingo, mi viene in mente placido. associazioni. cane di pavlov. botta e risposta. cioccolata acquolina in bocca. zanzara è uguale a prurito. perchè dico questo. non lo so. leggevo mentre postavo che in spagnolo domenica è domingo e mi è venuto in mente placido domingo e con lui pavarotti e carreras e con loro un'aria di puccini e di conseguenza mio padre che l'adora e così penso a mio padre. ciao papà. fine delle associazioni!
seguire tutti i blog è uno spasso. non c'è neanche più tempo per litigare nel forum!!! la mattina o il pomeriggio scarico la posta e inizio a venirvi a trovare un po' tutti. tutti quelli che conosco e anche qualche blog nuovo di zecca. inizio da selvaggia per passare a bellachioma per andare a trovare mauci e la frà e vedere come procede chiaraeffe e il blog delle piccole cose per fare una capatina in casa di raffy e anche di debby per poi vedere come sta mia madre con le sue filosofiche riflessioni per andare da galline si nasce e scoprire poi qualche blog nuovo...mi sembra ogni volta che dai preferiti sto per cliccare l'indirizzo, mi sembra, dicevo, come quando stai sull'uscio di casa di qualcuno. un po' sei intimorito, almeno io che sono di una timidezza mostruosa. e te ne stai là con le mani in tasca perchè ogni gesto lo reputi fuori luogo e speri che una poltrona o un divano sia il più vicino possibile alla porta d'ingresso. dopodichè ti stravacchi e ti senti un po' di più a tuo agio. così è per i blog. entro in punta di piedi. e vi leggo. noto cambiamenti d'umore, scoglionamenti, alti e bassi, felicità inattese. e tutto questo è bello. ci sono blog molto semplici, alcuni più complicati. ma da ognuno si vede la personalità di chi lo fa. s'intravedono la sua testa, le sue passioni, i suoi hobby, i suoi studi. è un filo. un filo che lega tutti. vabbè posto!
che cosa dire di te?
E di te che saprò? le tue apparenze
han detto quel che vuoi, quel che non sei
credi tu
che dietro a questa assurda
fuga di giorni
ci attenda
il passo delle vere parole?
o che immutati, forse
con un nuovo segreto a mantenere,
ci sorprenda l’addio?

Saturday, September 07, 2002

ma quando un giorno sarai lontana e vedrai il mondo come si colora
pensami almeno per un momento pensami almeno per mezz'ora...
aspetto impaziente
il tuo corpo invitante
non era che un sogno
da poco finito
e cerco il tuo viso
lontano e vicino
cerco un sorriso
per tornare bambino...
(p.g.)
stamattina ti pensavo. e hai chiamato. eppoi ho letto nel tuo diario tutto quello che hai scritto sull'amicizia e sul resto. e ho paura a volte anche di pensarti. ho paura che questo sogno chiamato amicizia m'abbandoni da un attimo all'altro. sarebbe l'ennesimo fallimento. mio. e sì che i fallimenti mi bruciano assai. è che a volte m'aspetto troppo. e questo è il mio problema più grande. me ne sto là con gli occhioni di un bimbo di fronte ai regali di natale e spera di veder uscire da ogni pacco il regalo più desiderato. in ogni persona cerco. cerco e a volte trovo. a volte credo di trovare. a volte non trovo niente. ma rimango sempre là, sopresa ancora una volta di soprendermi. speranzosa di veder uscire dall'ennesimo pacco il regalo più bello. quello più vero. dopo tanti fallimenti se non sei completamente scemo ti cominci a chiedere se c'è un problema di fondo. se poi non sei tu che sagli nell'approcciarti alle persone. e io ho capito che lo sbaglio mio più grande è proprio questo dell'attesa. dell'aspettativa. e se puntualmente tutto ciò cadeva, per me finiva un sogno. oggi son sempre la stessa. con qualche piccola modifica. cerco di non aspettarmi niente. almeno cerco di farlo razionalmente. poi dentro sicuro che sto sempre là impalata ad attendere. con te sto ben piantata per terra. ma non perchè non meriti. ma per il contrario. perderti sarebbe una tragedia e per non perderti cerco di non mitizzarti. così niente potrà deludermi. ma tanto già t'ho mitizzato e tutto 'sto discorso da persona matura me lo potevo risparmiare! la cosa più bella che quest'anno m'ha portato è stata la tua conoscenza. sai stare vicino da vicino e da lontano. hai condiviso con me gioie. dolori. tristezze. risate. pazzie. viaggi mentali e fisici. non ti dico che ti voglio bene per non illuderti! ma tanto sei già illusa. ciao piccola donna forte dallo sguardo tenero!
http://www.mariemarion.blogspot.com/

per chi ha fantasia. voglia di vita. desiderio di comunicare. e crede nell'amore universale.

grazie valentina. sempre attenta e presente. ho letto una tua cosa in c. b. son momentacci e passano. almeno ci fosse un bel raggio di sole chè passerebbe tutto più in fretta. ci rifaremo l'anno prossimo nella mia o nella spiaggia di mauci! :)

Thursday, September 05, 2002

ho fatto un blog anche per mia madre! presto spedirò l'indirizzo. per ora ho ancora bisogno dell'aiuto di valentina per una cosetta. lei è molto felice. oggi due ore per spiegarle come si entra e come si pubblica. è un bel mezzo il blog per farle lanciare quegli urli e quei messaggi che si porta dentro e che con il suo giove in acquario vorrebbe divulgare. vediamo come andrà. e incrociamo le dita. :)
quarto giorno di lavoro. è dura. cavolo se è dura ricominciare. mi sembra di non arrivare mai alla fine. come in un tunnel che dietro l'angolo speri di vedere quel buchetto luminoso e invece dietro l'angolo c'è altro nero. e poi piove. non c'è stabilità in questo tempo. e non c'è stabilità nella mia giornata. musi lunghi si alternano a momenti di ilarità che si alternano a silenzi pesanti che s'alternano al nulla. è proprio dura e non ho neanche saturno che passa sulla venere!! figuriamoci quando mi passerà saturno! sperò di essere già su marte o su qualche asteroide in volo verso località che non oso neanche immaginare. tra l'altro la giornata è iniziata con un bell'odorino di immondizia. faccio per uscire dalla rampa che s'immette sul raccordo e c'erano due bei camion dell'immondizia che transitavano avanti a me piano piano. che fare? se soprassi e non hai velocità ti si incollano (malgrado i limiti, sul raccordo si va più veloce che sul nurburbring - si scrive così?). se aspetti rischi di invecchiare anzitempo. mi son fatta spedita spedita la corsia di emergenza chè la puzza di immondizia di prima mattina non la sopporto porpio. neanche di seconda mattina a dire il vero! mi chiedo: ma i camion dell'immondizia non sono chiusi? chi è che produce quell'odore nauseabondo allora? chi ci lavora? mah! son le cinque e qualcosa: l'ora del tè a londra. l'ora del tiè a roma!

Tuesday, September 03, 2002

buonanotte mondo. buongiorno per domani. dura giornata. alle prese con un raccomandata che kafka al confronto scriveva dei romanzi rosa! l'anno prossimo aprirò una spiaggia. basta roma. basta traffico. aria cattiva. verdura che scrocchia. raffreddori finti. cieli pallidi. frutta incancrenita. gente stronza. cani che ti pisciano sulle vetrine. maleducazione. basta. voglio camminare a piedi nudi. con il sole che mi cuoce i piedi. la sabbia che scotta. le mie ossa che si riscaldano. il mare che mi cura i polmoni. l'energia vitale. l'aria buona. qualche ombrellone. qualche bagnante. poche onde. una pinna. la maschera. un sedia di paglia. un libro. e buonanotte!
ora devo badare a due figlioli. millevoci il primogenito. millevocidentro il piccolino. oggi pomeriggio ho fatto modifiche a millevoci. ho cambiato la foto. c'è giovanni ora in copertina. domani selvaggia e max avranno una dura giornata per via di giovanni. e il mio pensiero sarà per loro e per lui. cosa meglio di una bella foto in copertina? eppoi ho messo on line, hurrah hurrah, il racconto nuovo di valentina/bellachioma: http://www.millevoci.it/liberamente.htm
aspetto poi di mettere on line il segno del mese (la vergine). ornella credo sia ancora fuori. e ho scritto altre cose nel mio block notes. una cosa un po' dura. per una persona che si sta chiudendo come un riccio. ma poi mi dico dentro che ognuno ha i suoi tempi. ce li ho io. figuriamoci una persona come lei. solo che vedendo da fuori la sua situazione mi accorgo che soffre. che è depressa. che s'illude di storie che non sono per lei. e fugge dalla realtà credendo in esse. e allora mi chiedo quanto sia giusto stare a guardare. poi penso che se qualcuno lo facesse con me (e forse qualcuno lo ha fatto) m'incazzerei come una bestia. si. e così lascio correre. lascio stare. tralascio il suo e bado al mio. ma poi me la vedo sola. infelice. depressa. e mi chiedo: sarebbe meglio essere nati egoisti. passerei sul cadavere delle persone facendo attenzione a non sporcarmi. e invece sono lì che la penso. e mi fa male. e vorrei aiutarla. e strigliarla per farle capire che poi il confine tra lo stare bene e lo star male è sottilissimo. e basta poco per ritrovarci dalle stalle alle stelle. e basta poco. si davvero poco per cambiarsi e cambiare. poco. veramente. ma poi so che lei è lì. sta guardando il bello delle donne e crede che quella sia la sua vita. a casa con mamma a vedere il bello delle donne. e io non posso farci niente. se non immaginare per lei la vita che vuole. trasmettergliela per via telepatica. aspettando il giorno che uscirà di casa e con un sorriso da bimba felice dirà: toh, ma fuori c'è il sole!
credo che andrò a letto.
è tardi stasera. vorrei andarmene a letto ma non ne ho voglia. mi aspetta elisewin e oceano mare. quasi finito. duro da non credere. strano altrettanto. quando non capisco di solito penso sempre di non essere all'altezza di ciò che sto leggendo o cercando di capire. non penso mai o quasi che forse è il linguaggio o il tema un po' troppo incasinato. le parole sono un mezzo bellissimo per dire. non dire. accusare. pensare. quando penso il più delle volte lo faccio attraverso parole e mi ritrovo nel cervello a fare dei lunghi discorsi tra me e me. il bello che a volte mi rispondo anche. prodigio delle menti cervellotiche e confuse. non riesco mai a fermare l'attimo in cui sto pensando. e così non ricordo mai se son riuscita a pensare anche attraverso immagini. se penso a qualcuno, si lo vedo. me lo vedo dentro. ricordo il suo odore. importantissimo l'odore. anche il sapore. e l'energia che sprigiona. e ricordo un particolare. gli occhi. il sorriso. le mani. o particolari atteggiamenti. la dolcezza. l'umorismo. ma se penso così per astrazioni non abbino mai o così mi sembra delle immagini. vado allo sbaraglio come una barca trascinata dalla corrente. e mi parlo. mi parlo. mi parlo. il momento più proficuo e pieno di idee è la mattina verso l'alba. quando mi sveglio e non devo riaddormentarmi causa maledetto lavoro, passo il tempo che mi divide dall'ultima parte di sonno, a creare. le parole vengono giù veloci come schegge. i concetti li ho chiari come un cielo limpido in una giornata estiva. le idee saltano fuori come ranocchie da uno stagno. e la mente va. vaga. ignara. emotivamente trasportata dai concetti. si la mattina ha l'oro e anche qualcos'altro in bocca. almeno per me.

Sunday, September 01, 2002

Dedicarti un fiore...
Vorrei dedicarti tutto quello che di intensi colori
e nuove sfumature
illumina un'aurora...
Per poi guardarti in quell'incanto,
ombra...
che disegna il dolce profilo
e come un'onda che si infrange sullo scoglio,
scrosciante, imponente è il ritmo del mio cuore...
e bagna di lacrime gli occhi
nel lontano sapore
del ricordo di quel nostro amore,
che come una splendida rosa fiorì
di fulgida bellezza
e durò un solo eterno istante...
lasciando sui miei occhi
quell'esplosione di colori
e nell'aria
il suo profumo...
Ma lentamente
un nuovo giorno si porta via un petalo di rosa...
ora so perchè c'è sale nelle lacrime...
ah quanto spirito santo, troppo spirito santo!
l'altra sera c'era nora in tv. bennyhinn non lo trovo mai!
sto leggendo "oceano mare". sono a più della metà. ma non riesco a starci dentro. forse sarà l'edizione tascabile? battute a parte, non riesco ad entrare nello spirito del libro. trovo dei passi di una poeticità grandiosa, dei pezzi descrittivi molto precisi. ma il libro non mi prende. e dire che "seta" me lo porto ancora dentro. trovo che sia molto slegato. trovo che ci siano troppe cose insieme. lo trovo incasinato a volte. mi sembra un libro a livelli. come gli scavi di troia. e non riesco a trovare un nesso, un unione tra i vari livelli. è come scendere in ogni piano da un ascensore e ad ogni piano trovare un ambientazione diversa. sicuro che ho spiegato male. ma fin qui non lo trovo un libro di grande portata. forse rileggendolo tra mille anni troverò il senso del plot. fino ad allora rimango impigliata nella seta e nel suo calore.
anche una scettica, razionale come me alla fine ci pensa. cazzo. ma non sarà la nuvoletta di fantozzi che mi perseguita? ieri neanche ho posato il culo sull'asciugamano già all'orizzonte si vedevano dei nuvoli da far invidia ai migliori quadri degli impressionisti. nero a destra, grigio tendente al nero a sinistra. e dire che il tempo prometteva bene. in compenso nelle due e dico due ore di mare sono riuscita a far ben due bagnetti. cavolo. due bagnetti, trentacinque minuti di sole. quest'anno batto tutti i record di militanza in spiaggia: dieci ore in totale! vediamo il lato positivo. non so quale sia. ma proviamo ad analizzarlo: che so, potevo affogarmi, potevo essere mangiata dallo squalo di spielperg che, scappato dalle riprese cinematografiche, si perdeva nel mediterraneo per farmi visita, potevo "scottarmi" e riportare un eritema che mi avrebbe bloccato. io altri lati positivi non ce li vedo in questa estate del cazzo. vabbè, sarà che esco da due giorni di blackout. parlato niente. con nessuno. anzi devo chiamare selvaggia. devo richiamare ornella che è in toscana e mi sa che mi sta aspettando. devo chiamare i miei. i tuoi. i loro. cazzo. quanti devo! quanto devo? troppo. sproloqui cerebrali a venti ore dal lavoro. domani si ricomincia. odio il lunedi.
due giorni di blackout.