Ho portato fuori il materassone di ikea ieri mattina: doveva ancora fare i regali ai suoi parenti svedesi: mamma, padre, tre fratelli gemelli, una nonna cieca e una zia emigrante in siberia. Ci siamo alzati presto chè tanto non avevamo niente da fare e avevamo dormito abbastanza. Abbiamo fatto colazione da Tex dove abbiam visto pure la guardia del corpo di Costantino e alcuni figuranti di Buona Domenica. Il materassone s'è fatto fare l'autografo da Mirka Cesari che dice che in svezia va per la maggiore (?). Io, per la vergogna, ho fatto finta di niente che non sono così provinciale da chiedere gli autografi a questi grossi personaggi dello spettacolo. Una volta usciti dal bar ci siamo diretti sulla casilina che là c'è MondoConvenienza. Stando tutto il giorno davanti la tivvù, il materassone s'è visto ore e ore di televendite e in macchina, felice come una pasqua, mi ha cantato tutto il tempo la canzoncina: "MondoConvenienza, la nostra forza è il prezzo ah, tirittittitiri ah!" Per accontentarlo siamo andati lì. Non ha fatto acquisti, naturalmente e ha anche aggiunto che da Ikea si spende meglio anche se devi costruirti tutto da solo e non sai mai quello che esce fuori. Non sapendo dove sbattere la testa su questi benedetti regali, l'ho presa alla lontana e gli ho fatto tutto un panegirico sulla cultura e sul valore delle parole e di un buon libro. Non so cos'abbia capito fatto sta che è voluto andare a mangiare da mc donald's. s'è preso il menù maxi, il pollo al curry e il milk shake con dentro i croccantini e io dentro di me ho imprecato e ho riflettuto su quanto mangiano 'sti svedesi! Non potendone più a metà pomeriggio gli ho detto chiaramente che secondo me regalando dei libri avrebbe fatto un figurone. S'è convinto, finalmente. Siamo andati in una libreria vicino casa. Lui s'è buttato subito sui titoli più gettonati, quelli che vendono solo a natale e che stanno in bella vista sugli scaffali appena entri. Voleva comprare il libro di Vespa sulla storia d'Italia tanto per far conoscere alla nonna cieca un po' della nostra storia. L'ho subito sconsigliato che Vespa, gli ho detto, è meglio che vada porta a porta a vendere coltelli ed enciclopedie piuttosto che parlare dell'Italia. Ha ripiegato per un libro di stampe con tutte le immagini inedite di San Pietro per la zia emigrante che pare sia pure credente; per una moleskine che fa tanto brus ciatuin per i tre fratelli gemelli (dice che ci scriveranno a turno); per un libro di ricette vegetariane islandesi per la mamma e per il padre una trus della pupa; e per la nonna un cofanetto con le più belle canzoni napoletane cantate da Gianni Celeste. Siamo usciti, poi. Aveva di nuovo fame, ma io avevo finito i soldi. Non credevo che comprare un materasso fosse così dispendioso. M'ha messo il muso. Ma io ho tenuto duro. Ci siam mangiati a casa la minestrina di quadrucci all'uovo. Mica navigo nell'oro, io! La sera ci siamo divisi un pezzo di torrone avanzato dalle feste e lui s'è messo a scrivere le dediche sui regali. M'ha chiesto aiuto, ancora una volta. Sinceramente non avevo molto voglia di aiutarlo chè in tivvù stavo vedendo emilio fede e la storia del cavalletto, così ho liquidato tutti con un unico biglietto "Con affetto e simpatia lascio qui la firma mia" che, tra l'altro, è il mio cavallo di battaglia!
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