M'è arrivata una busta bianca chiusa con su scritto "C'è un fido per te". Calcolando che non ho chiesto nessun prestito nè in banca nè a clara, chissà che mi dovro' aspettare:
- Rossella Brescia con la bici e tutto
- un cane nuovo di "zecca" (in tal caso ci ho già il frontline!)
- la tessera gratutita dell'associazione FIDO (Federazione Italiana Dementi Organizzati)
- la partecipazione al matrimonio di Fido con Dido
Friday, October 31, 2003
Thursday, October 30, 2003
Wednesday, October 29, 2003
Detto tra noi a me che levano il crocifisso dalle scuole non mi frega niente. Anzi se insieme al crocifisso si potesse togliere anche qualche maestro superato, qualche libro obsoleto, qualche bidello ignorante, qualche banco scrostato, qualche merendina scaduta, qualche zainetto troppo costoso, qualche quaderno troppo firmato, credo che respirerei gia' meglio. Se poi ci vogliamo sforzare un po’ di più e potesse sparire dalla mia vista anche qualche ministro dal suo ministero, qualche calciatore dalla sua squadra, qualche regista dalla televisione, qualche velina dal marciapiede, qualche opionion leader dalle sue opinioni e qualche scrittore dalle sue parole, qualche blogger da internet e qualche cantante dalla musica, qualche ignorante dai giornali e qualche genio rinchiuso nella lampada, credo che mi sentirei ancora meglio. E come sforzo finale se insieme al crocifisso, alle maestre, ai bidelli, ai calciatori e ai ministri, alle veline e ai registi, agli scrittori e ai creativi, ai geni incompresi e agli scemi compresi, mi voleste far il grande piacere ma soprattutto il grande onore di levarvi tutti dalle palle, credo che potrei recitare anche tre Ora pro nobis e due Ave mariae!
A quel punto il crocifisso puo' rimanere pure dove sta!
A quel punto il crocifisso puo' rimanere pure dove sta!
Tuesday, October 28, 2003
Prendo spunto da un post di Pietro e da una discussione avvenuta non ho capito in che modo tra lui e altri due che non so chi siano. boh. si parlava, e te pareva, di blog. I due sostengono che i blog, per essere chiamati tali, debbono rispettare certe caratteristiche: “non mi interessa sapere cose che so già, non mi interessa leggerlo in un italiano mediocre, non mi interessa la tua sensibilità comune, non me ne faccio niente. Non voglio i "blogs del cazzo" (sono stati definiti cosi'). Nell'immenso amplesso costituito dal web i blogs sono puro onanismo. Voglio altro. Voglio idee, voglio informazioni, voglio imparare. Voglio condividere possibilità non stronzate!” sostiene uno dei due rispondendo a Pietro.
Non voglio entrare nel merito della questione. non ho gli strumenti. non ho seguito bene la tutta la storia. e non mi permetto di parlare di una cosa che mi è sconosciuta. mi ricordo solo che un annetto fa circa è scoppiata la questione della Fuffa. altro nin zo’!
posso parlare di quello che mi dà fastidio. si di quello posso parlare. è il voler “catalogare”. Cataloghiamo tutto, forse perché trovandoci dentro una bella scatola colorata e con su scritto “weblog” ci sentiamo più sicuri. forse perché l’animo umano ha la tendenza più all’aggregazione per sentirsi parte di un gruppo ben definito che non ad essere un “battitore libero”. insomma ci piace mettere delle etichette ben precise alle cose e alle persone. e a tal proposito mi capita di leggere che The Observer ha catalogato i 100 libri della storia della letteratura. nick horby ha stilato una lista delle 31 canzoni più belle. i blog più importanti si riuniscono in gruppi e gruppetti. Inscatoliamoci tutti! Per sentirci più sicuri. Per sentirci meno soli. Per dire io “faccio parte” di quel gruppo piuttosto che di quell’altro, come un tempo succedeva di fumare la prima sigaretta per non sentirsi esclusi dai nostri “compagnucci” di giochi.
Quello che semplicemente penso? che non c’è una regola per definire niente. Che non c’è il più bel romanzo della storia, come non c’è la più bella canzone della storia, che non c’è una definizione di WEBLOG. ci siamo solo noi e non mi pare poco! che siamo persone. che raccontiamo storie e diamo notizie: belle brutte anonime o sublimi in un italiano bello brutto anonimo o sublime. e siamo semplicemente individui e non “etichette” né “definizioni”. le definizioni, per favore, lasciamole ai vocabolari molto più "freddi" di noi!
Non voglio entrare nel merito della questione. non ho gli strumenti. non ho seguito bene la tutta la storia. e non mi permetto di parlare di una cosa che mi è sconosciuta. mi ricordo solo che un annetto fa circa è scoppiata la questione della Fuffa. altro nin zo’!
posso parlare di quello che mi dà fastidio. si di quello posso parlare. è il voler “catalogare”. Cataloghiamo tutto, forse perché trovandoci dentro una bella scatola colorata e con su scritto “weblog” ci sentiamo più sicuri. forse perché l’animo umano ha la tendenza più all’aggregazione per sentirsi parte di un gruppo ben definito che non ad essere un “battitore libero”. insomma ci piace mettere delle etichette ben precise alle cose e alle persone. e a tal proposito mi capita di leggere che The Observer ha catalogato i 100 libri della storia della letteratura. nick horby ha stilato una lista delle 31 canzoni più belle. i blog più importanti si riuniscono in gruppi e gruppetti. Inscatoliamoci tutti! Per sentirci più sicuri. Per sentirci meno soli. Per dire io “faccio parte” di quel gruppo piuttosto che di quell’altro, come un tempo succedeva di fumare la prima sigaretta per non sentirsi esclusi dai nostri “compagnucci” di giochi.
Quello che semplicemente penso? che non c’è una regola per definire niente. Che non c’è il più bel romanzo della storia, come non c’è la più bella canzone della storia, che non c’è una definizione di WEBLOG. ci siamo solo noi e non mi pare poco! che siamo persone. che raccontiamo storie e diamo notizie: belle brutte anonime o sublimi in un italiano bello brutto anonimo o sublime. e siamo semplicemente individui e non “etichette” né “definizioni”. le definizioni, per favore, lasciamole ai vocabolari molto più "freddi" di noi!
Monday, October 27, 2003
Friday, October 24, 2003
Sunday, October 19, 2003
"La gente non se ne rende ancora conto. Sappiamo solo che ci sentiamo deboli, ma quando possiamo controllare gli altri stiamo meglio. Non riusciamo però a capire il prezzo che pagano coloro che ci circondano per questa nostra sensazione di benessere: in pratica noi rubiamo la loro energia. La maggior parte delle persone trascorre la propria esistenza alla ricerca dell'energia altrui."
da La Profezia di Celestino
da La Profezia di Celestino
Saturday, October 18, 2003
Friday, October 17, 2003
Uccellino: "Ehi Alex, anche tu bevi l'acqua uliveto?"
Del Piero: "Si, noi della Nazionale beviamo acqua Uliveto tutti i giorni, anche in famiglia!"
si, tra 'na Peroni e l'altra!
n.d.a: Campagna affissioni (6X3) della Peroni 2003: l'immagine di un giocatore dell'Italia con lo slogan "Peroni, una passione nazionale"
"cià" ragione allora Gavino Sanna, che s'è ritirato (a vita privata) in sardegna: la pubblicità è morta; se non fosse per qualche spottino della nike e qualche altro genietto incompreso, avremmo solo che da vederci spot di finto-umorismo, testimonial super-pagati che non c'entrano niente col prodotto (vedi appunto la Nazionale e la Peroni o lo stesso Valentino Rossi sempre con la stessa), poca creatività e troppi effetti speciali. e pensare che io odiavo la Barilla e il suo "dove c'è Barilla c'è casa"!
Del Piero: "Si, noi della Nazionale beviamo acqua Uliveto tutti i giorni, anche in famiglia!"
si, tra 'na Peroni e l'altra!
n.d.a: Campagna affissioni (6X3) della Peroni 2003: l'immagine di un giocatore dell'Italia con lo slogan "Peroni, una passione nazionale"
"cià" ragione allora Gavino Sanna, che s'è ritirato (a vita privata) in sardegna: la pubblicità è morta; se non fosse per qualche spottino della nike e qualche altro genietto incompreso, avremmo solo che da vederci spot di finto-umorismo, testimonial super-pagati che non c'entrano niente col prodotto (vedi appunto la Nazionale e la Peroni o lo stesso Valentino Rossi sempre con la stessa), poca creatività e troppi effetti speciali. e pensare che io odiavo la Barilla e il suo "dove c'è Barilla c'è casa"!
Thursday, October 16, 2003
RIAPRE IL PALLADIUM!
e cosi' Roma3 s'è "acchiappata" pure il teatro Palladium, qui alla garbatella. non bastava tutta via ostiense intasata dalla mattina alla sera per le sfilate dei giovani a gogo. non bastava viale marconi congestionata da ciclomotori, smartine rigorosamente alla moda e pascolate di ragazzi imberbi. no! me li dovevano portare pure qua, vicino a me! perchè roma è loro. della classe universitaria al completo: giovani griffati dalla punta dei piedi fino alla punta dei capelli (usano gel potenti per tenere i capelli appiccicati al cervello!). c'è chi si vede le sfilate in tv: io me le vedo ogni giorno davanti agli occhi: ragazzi arroganti che non ti chiedono "per favore" o non ti dicono "grazie per l'informazione" ma si arrogano il diritto di guardarti dall'alto in basso perchè LORO PUO' (come direbbe mariemarion!). io li odio, questi qui. li vedi pascolare a tutte le ore con i loro ginsucci calati rigorosamente di sinistra (i diesel, of course); le loro smart di ogni colore (almeno venissero a decorarle!- tie'); i loro occhiali da sole con lenti a forma di stilista; le loro scarpe modello Giuditta; pascolano per le vie con la loro aria sofferente (ma andate a lavorare!), con i loro portafogli stragonfi e i loro telefonini che trillano messaggini "dove 6" ":)" ":o""xo''". e cosi' Roma3 s'è acchiappata pure il Palladium per la modica somma di 3 milioni e mezzo di euro e con tanto di cerimonia che ieri hanno bloccato tutta la garbatella per via di Ciampi. e io stamattina, incavolata più che mai, mi chiedo: ma se 'sti ragazzi stanno tutti chiusi nelle università, a lavorare chi ci va?
e cosi' Roma3 s'è "acchiappata" pure il teatro Palladium, qui alla garbatella. non bastava tutta via ostiense intasata dalla mattina alla sera per le sfilate dei giovani a gogo. non bastava viale marconi congestionata da ciclomotori, smartine rigorosamente alla moda e pascolate di ragazzi imberbi. no! me li dovevano portare pure qua, vicino a me! perchè roma è loro. della classe universitaria al completo: giovani griffati dalla punta dei piedi fino alla punta dei capelli (usano gel potenti per tenere i capelli appiccicati al cervello!). c'è chi si vede le sfilate in tv: io me le vedo ogni giorno davanti agli occhi: ragazzi arroganti che non ti chiedono "per favore" o non ti dicono "grazie per l'informazione" ma si arrogano il diritto di guardarti dall'alto in basso perchè LORO PUO' (come direbbe mariemarion!). io li odio, questi qui. li vedi pascolare a tutte le ore con i loro ginsucci calati rigorosamente di sinistra (i diesel, of course); le loro smart di ogni colore (almeno venissero a decorarle!- tie'); i loro occhiali da sole con lenti a forma di stilista; le loro scarpe modello Giuditta; pascolano per le vie con la loro aria sofferente (ma andate a lavorare!), con i loro portafogli stragonfi e i loro telefonini che trillano messaggini "dove 6" ":)" ":o""xo''". e cosi' Roma3 s'è acchiappata pure il Palladium per la modica somma di 3 milioni e mezzo di euro e con tanto di cerimonia che ieri hanno bloccato tutta la garbatella per via di Ciampi. e io stamattina, incavolata più che mai, mi chiedo: ma se 'sti ragazzi stanno tutti chiusi nelle università, a lavorare chi ci va?
Wednesday, October 15, 2003
riflessioni. prega iddio di non avere un appuntamento dall’altra parte di roma alle dieci di matina! tu credi che te ne andrai “lillo lallo” con il tuo scooterino pianino e adagino magari gustandoti una bella mattinata tipica dell’ottobrata romana, con un bel venticello né caldo né freddo, con quei colori autunnali che solo roma conosce e quei monumenti che quando il cielo non è sfarzatamente azzurro s’accendono ancora di più. tu credi questo? “te piacerebbe”! testaccio, il varco che immette sul lungotevere, è come il confine col far west; dopo di quello: uomini mascherati, banditi, pistoleri, guidatori di formula uno che manco sciumacher, piloti di motorette che manco il dottor rossi.
c’era un “burino” al semaforo che era tutto un programma:
. orologino rolex d’acciaio inox due fuochi, rigorosamente falso
. t-max comprato a rate da qui all’eternità
. scarpettine paciotti vero marocco che pero' fanno fico
. guantini simil nuvolari dei poveri
. doppio petto grigio avion modello “commenda”
. sopragiacchino senza maniche finto burberry, cioè vero povero arricchito
il burino m’ha guardato con la puzza sotto il naso (forse non s’era lavato, ho pensato). è scattato il verde. è partito a razzo travolgendo due passanti e lasciando una scia che a guardarla bene il colore s’avviciniva al marro'. oggi deve sentirsi realizzato ad essere partito per primo al semaforo!
la vita è dura sul lungotevere. le macchine ti calpestano e se non lo fanno le macchine lo fanno gli scooter di ogni genere. te li ritrovi ovunque: io uno me lo sono ritrovato anche in tasca! le strade sono bloccate dalle macchine; i marciapiedi sono congestionati dai motorini; i pedoni camminano sui muri come spiderman: a un semaforo rosso guardavo ammirata un 6X3 pubblicitario e invece ho scoperto essere una famiglia di giapponesi che era là per evitare il traffico. ti sorpassano a destra, a sinistra, al centro. uno è entrato con lo scooter in una buco ed è riuscito, un tombino dopo, a cavallo di una “pantegana”! corrono, corrono tutti che fanno impressione: tutti schizzati (ma che la mattina gli danno la carica?), tutti arrabbiati, tutti ammusati, tutti coi capelli dritti (altro che gel!). porco giuda che mondo là fuori. me ne son ritornata alla garbatella contenta e soddisfatta che qua il massimo della vita è quando girano una puntata di “distretto di polizia”!!!
c’era un “burino” al semaforo che era tutto un programma:
. orologino rolex d’acciaio inox due fuochi, rigorosamente falso
. t-max comprato a rate da qui all’eternità
. scarpettine paciotti vero marocco che pero' fanno fico
. guantini simil nuvolari dei poveri
. doppio petto grigio avion modello “commenda”
. sopragiacchino senza maniche finto burberry, cioè vero povero arricchito
il burino m’ha guardato con la puzza sotto il naso (forse non s’era lavato, ho pensato). è scattato il verde. è partito a razzo travolgendo due passanti e lasciando una scia che a guardarla bene il colore s’avviciniva al marro'. oggi deve sentirsi realizzato ad essere partito per primo al semaforo!
la vita è dura sul lungotevere. le macchine ti calpestano e se non lo fanno le macchine lo fanno gli scooter di ogni genere. te li ritrovi ovunque: io uno me lo sono ritrovato anche in tasca! le strade sono bloccate dalle macchine; i marciapiedi sono congestionati dai motorini; i pedoni camminano sui muri come spiderman: a un semaforo rosso guardavo ammirata un 6X3 pubblicitario e invece ho scoperto essere una famiglia di giapponesi che era là per evitare il traffico. ti sorpassano a destra, a sinistra, al centro. uno è entrato con lo scooter in una buco ed è riuscito, un tombino dopo, a cavallo di una “pantegana”! corrono, corrono tutti che fanno impressione: tutti schizzati (ma che la mattina gli danno la carica?), tutti arrabbiati, tutti ammusati, tutti coi capelli dritti (altro che gel!). porco giuda che mondo là fuori. me ne son ritornata alla garbatella contenta e soddisfatta che qua il massimo della vita è quando girano una puntata di “distretto di polizia”!!!
Tuesday, October 14, 2003
CAGLIARI, 14 OTT - Hanno rubato nel parcheggio del porto un Tir con rimorchio contenente 32 pedane di prodotti Ferrero, soprattutto Nutella. Arrestati tre ladri.I tre uomini sono stati sorpresi a svuotare il mezzo dagli agenti della Polizia di Stato in una localita' alla periferia di Cagliari. Nella cantina dell'abitazione di uno dei tre gli agenti hanno trovato, gia' conservati, numerosi colli di Nutella e scatoloni di cioccolatini. L' operazione e' scattata dopo una segnalazione al 113.
Io e mariemarion ciabbiamo un alibi di ferro!!!
Io e mariemarion ciabbiamo un alibi di ferro!!!
Friday, October 10, 2003
Tempo scaduto. sai quei momenti in cui ti dici che faccio, che non faccio, che faccio, che non faccio, cioè quei momenti interminabili del cervello in cui ripercorri tutte le cose dette e le cose scritte e tutte queste cose fanno a lotta con quello che senti e con quello che vorresti fare e in questo trambusto il tuo cervello continua a dire che faccio che non faccio che faccio che non faccio. momenti in cui vorresti correre e abbracciare quelle persone che stanno a un passo da te, ma ti stoppi perché bloccata da un “è meglio di no, oggi; un’altra volta con piacere” ma tu sei là e quelle persone sono a meno di dieci passi da te e tu continui a ripeterti mille o forse più (non le ho contate) che faccio e che non faccio, vado, resto, che faccio, cavolo, pupa, prendi uno straccio di decisione e che sia una decisione e intanto lui continua a dirti che faccio, che non faccio. poi pensi che potrebbe essere una forzatura, ma in amore non esistono le forzature, ti dici tra te e te. e poi ti dici: e se s’arrabbia? ma nel frattempo pero' ti dici vabbè, tanto è già arrabbiata con me: una più una meno! e intanto quel che faccio, che non faccio ti blocca le gambe. dare retta al cuore che corre all’impazzata o restare bloccata e rispettare. rispettare? che faccio che non faccio. cento, mille, diecimila domande in pochi nani (ma proprio nani!) secondi. che faccio che non faccio. mi son seduta. ed eravate là. dieci passi di numero (a passi grandi pero'!). che faccio, che non faccio? sto. rimango. corro. bum bum. cuore che pompa. che faccio. sono corsa nella piazzetta. come nei film. solo nei film belli. sono corsa chè non ho resistito. dieci passi volati come niente. ho cercato. ho scrutato. niente. non c’era più nessuno. da diego nessuno. da clara nessuno. troppo tardi, pupa. mai pensare troppo! questa è la lezione.
Tuesday, October 07, 2003
dall'oroscopo di Metro, 7 ottobre 2003
Acquario: oggi spendete e spandete per premiarvi e farvi belli. non c'è un pianeta che vi disturbi, anzi! con il vostro ottimismo state raccogliendo molte soddisfazioni in più campi, anche perchè venere continua a rendervi attraenti e simpatici.
dall'oroscopo di Leggo, 7 ottobre 2003
Acquario: oggi marte e urano ti sono negativi quindi evita di prendere iniziative se non vuoi pagare uno scotto. in amore è meglio che tu dica quello che pensi per evitare di essere messo in una condizione a te poco favorevole.
che devo fa? intanto il VHS di Chicago l'aggio accattato!
Acquario: oggi spendete e spandete per premiarvi e farvi belli. non c'è un pianeta che vi disturbi, anzi! con il vostro ottimismo state raccogliendo molte soddisfazioni in più campi, anche perchè venere continua a rendervi attraenti e simpatici.
dall'oroscopo di Leggo, 7 ottobre 2003
Acquario: oggi marte e urano ti sono negativi quindi evita di prendere iniziative se non vuoi pagare uno scotto. in amore è meglio che tu dica quello che pensi per evitare di essere messo in una condizione a te poco favorevole.
che devo fa? intanto il VHS di Chicago l'aggio accattato!
Sunday, October 05, 2003
In ordine. in ordine sparso: devo. devo darmi una smossa. devo produrre di più. pensare di più. devo farmi una lista con tutto quello che va fatto. finire di scrivere. iniziare a vivere. forse il problema è che poi alla fine si lavora, si lavora ma non si vive più. forse è solo questione di sinapsi o forse c’è chi vive e chi sopravvive. devo tagliarmi i capelli. non tutti. dicono che i capelli lunghi siano più femminili. sgarbi non mi sembra. o forse si. c’è vento. devo chiudere le finestre. o vola tutto. le tende si muovono. chiudo gli occhi e ne sento il rumore. devo fare di più. alzarmi e camminare come lazzaro. riprendere uno sport. c’è la bici qua sotto. voglio prenderla. farmi un giro per tor vergata dove hanno fatto le troiane. cavolo, irene papas. profilo greco. mia nonna. devo muovermi. alzarmi. camminare e correre. quasi quanto il cervello. o di più. scappare dal mio cervello. lasciare questo corpo. ho il fiatone. ho finito the hours e pure waztlavick. loro scrivono. io leggo. loro vivono. io vegeto. lavoro. mi muovo ma resto ferma. fai ciao con la manina sei in televisione. tutti in tivvù. fatica. sacrificio. stringere i denti. parole che stanno uscendo dal vocabolario. felicità? cos’è. volare. oh. oh. il treno dei desideri dei miei pensieri all’incontrario va. stop. stop alle mani. stop alla testa. rosso. stai fermo un giro. signora g. ora ti presto un libro. il vecchio che leggeva romanzi d’amore. sono il regista di questa banda sgangherata. chissà se l’hanno presa sul serio. m’arrabbio per un nonnulla. ecco! una di meno. la più cretina poi. devo stare più calma. ponderare. riflettere. raggiungere quella tranquillità che non è sintomo di noia. mi manca. mi manca quel silenzio. quella pace. mal d’africa? non l’avevo mai capito. ho pensato di mollare tutto. andare in qualche missione. io missionaria? mi dipingono manager. ma non lo sono. non credo. non credo nei soldi. servono. per vivere e per farci andar giù ‘sta vita. cambio. cambio telefono. sette in un anno. è il mio premio. premio fedeltà. chi, io? no!sbaglio. in continuazione sbaglio. devo riuscire a evitare di compiere passi falsi. tanti in giro. tutti falsi. ti sorridono col coltello tra i denti. arroganza. questa è una parola che odio. vengono. ordinano. giovani rampanti del cavolo. ti faccio il bonifico. attendo. aspetto. lascio o raddoppio. ma sai che nuova c’è? vi odio. vi odio tutti. o forse no. non sopporto che non abbiate fatto mezza giornata di fame. non sopporto chi non fatica. chi non si sacrifica. ecco un altro sbaglio. sono un cimitero. d’errori erronei. voglio scappare. da me per non ascoltarmi. da te che non m’ascolti più.
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