Festival 8
Festival della canzone o dei veleni? Alle vendite dei dischi l'ardua sentenza.
Ma è architettato tutto da Pippo Baudo, compreso farsi attaccare inesorabilmente ogni sera o è solo la concorrenza che vuole gettare fango e basta? Ogni santo giorno al tiggi5 e ogni santa sera al tiggi5 e a striscia la notizia ci dobbiamo sorbire scandali e scandaletti, plagi, maghi e statistiche, critiche, stroncature, baci voluti e baci rubati, stonature, auditel, audience, abbassamenti degli indici di ascolto e innalzamento dei medi, critiche a destra e a manca (perchè della sinistra non si può parlare male!).
Ecchecavolo! Che il mercato della canzone (specie quello italiano) sia in crisi non è il mistero di ustica. Che i nostri cantanti, grandi, piccoli e medi non siano tutto 'sto chissacchè si vede nel mondo. Chi siamo? Chi ci conosce a noi italiani che "l'ultima canzone" cantata in america è Volare e Quando quando quando! Che pippo baudo faccia programmi nazional popolari mica è il terzo mistero di fatima. Che il festival abbia un certo tipo di pubblico e piaccia a un certo tipo di mercato, lo sanno pure i sassi di matera. Che il festival sia solo una vetrinetta imbellettata alla meglio e peggio non fa parte dei misteri della fede!
Per dirla con striscia: "E alloora, e alloora???" Ma di che ci stiamo lamentando? Tutto questo mi fa solo pensare a una strategia costruita a tavolino. Mi fa pensare che siamo tutti in un gran calderone a prendere le parti di questo o di quello, ma che poi le parti in commedia se le siano già spartite i Grandi. O no?
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