Saturday, September 06, 2003

ho attraversato in macchina il quarto miglio poco fa. c'è la mia infanzia là. che seppur negata, come la chiama mamma, è sempre la mia infanzia. mi son rivista tra quelle stradine che reputavo enormi e che oggi rivedo piccole piccole come quando rivedi le persone anziane che ti sembrano rinsecchite e rimpicciolite. mi sono rivista piccolina, all'asilo che davo calci e pugni a destra e manca. o la domenica pomeriggio che attraversavo mezzo quartiere per comprare le beneamate "pastarelle" domenicali, tutte rigorosamente al cioccolato fatta eccezione per due cannoli alla crema che non voleva mai nessuno. mi sono rivista sola soletta verso scuola o verso il parco con la sacca dei pattini a rotelle bianchi. ho rivisto quelle belle tavolate alla pizzeria all'angolo con mara e cristiana e lamberto e annamaria. mi son rivista con la bottiglia vuota verso il vinaio e poi con la bottiglia piena verso casa che un po' di cresta ci usciva sempre e un bel "fiordifragola" pure. e poi all'oratorio quando ancora credevo che dio ci guardasse dall'alto dei cieli e che non fosse invece la bufala che è. e a scuola con la maestra rosa che era anche più bassa di me. e sul tetto della mansarda con il cane appresso. insomma un bell'amarcord di ricordi. tutti belli. tutti. e allora ho pensato a tutte le persone che hanno ripercorso quelle stradine dopo di me. che hanno varcato la soglia di quella pasticceria. o che si son sedute al mio banco a scuola. o che hanno pattinato al parco. o giocato sulla mia altalena preferita. e mi son detta che siamo solo di passaggio. ognuno con la sua storia. con il suo racconto di vita. con i suoi drammi. o con le sue gioie. e che queste strade alla fin fine s'intersecano tutte senza mai incrociarsi. strano a dirsi. forse.

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