Friday, September 19, 2003

VENGA AVANTI, CREATIVO!
stanotte ho avuto un incubo bestiale! ero là che mi cucinavo due spaghetti burro e parmigiano ed è spuntata dal nulla la nonnina della findus che m’ha scippato il piatto da sotto gli occhi. imbestialita, sono uscita a comprarmi qualcos’altro da mangiare. ero in macchina e uno scemo davanti a me si fermava ad ogni stop e apriva lo sportello e metteva giù il piede dalla macchina. che imbecille, mi sono detta. sono andata al primo supermercato e ho chiesto un’informazione a uno con la faccia imbambolata. mica rispondeva, quello là. mi sa che stava pensando alla sua seicento nuova di zecca. allo scomparto delle acque minerali c’era un orso che faceva una promozione. era l’orso del “chisbius” che m’ha passato una bottiglia e m’ha detto di ripassare anche alla prossima puntata. ho bevuto l’acqua e visto che ero là, ho comprato anche un po’ di detersivi. da dietro una pila di saponi è spuntato andrea giordana. m’ha preso per mano (che bello che è dal vivo, m’ha fatto pure l’autografo!) e m’ha portato dentro una tovaglia per vedere da vicino e toccare con mano le macchie di sporco e di unto e poi ci siamo ritrovati in un prato verde. un cavallo mi s’e' avvicinato minaccioso e io ho avuto paura. ma una ragazzina, uguale a lui in tutto e per tutto (coda compresa) se l’e' portato via, a quel cavallo GOLOSO! da dietro una pianta è spuntata una signora in taièr nocciola che aveva appena avuto un attacco di diarrea. ha ripreso a giocare a pallone con dei ragazzini tutti allegri e felici, forse perché avevano appena mangiato dei biscotti ringo e due di loro, uno bianco e uno nero, si son scambiati pure il cinque. continuando sulla mia strada un uccellino mi s’e' posato sulla spalla e ha cominciato a blaterale qualcosa. che faccio rispondo, mi son detta tra me e me. non sara' per caso l’uccellino di legno dell’Unieuro quello che fa i suoi bisogni in faccia allo scrittore ottimista. ho cacciato l’uccellino. ingrato, ho pensato. non si fanno queste cose! in lontananza vedo il mare. mi faccio un bagno, penso. mi spoglio tutta ignuda e lascio i vestiti e la bottiglia dell’acqua sul bagnasciuga. un cane s’avvicina e si porta via tutto. oddio! e mo’? meno male che arriva la nonnina che mi s’era mangiata la pasta burro e parmigiano e mi porta dei vestiti di ricambio. e il cane? stava baciando un uomo con l’alito fresco dietro una staccionata. acchiappo il cane e chiamo Sirchia chè tanto ci pensa lui! “ehi”, mi dice uno “conosci sergio di rio?”. eccome no. è quello né alto né basso. né biondo né moro. né bello né brutto. che aveva in faccia tutti quei “pedicelli” rossi che ha combattuto con clerasil ultra e che non è mai stato dal dentista in vita sua? ZAC, un colpo di bacchetta magica e due ragazzini stanno cercando di trasformare una macchina in qualcosa d’altro; poi ancora un ZAC e c'è l'ultima trasformazione: compare davanti a me il camaleonte verde dei sofficini! prendo per mano il camaleonte e troviamo un palazzo di fronte a noi: “c’è giggi?” dice lui al citofono “no- rispondono da su- pero' c’è francesca che ha detto no al colesterolo!”. per sbaglio suoniamo anche ad un altro campanello. ci apre una signora in vestaglia tutta incavolata con il mattarello in mano, gli occhi fuori dalle orbite e i bigodini in testa. è la moglie del postino, dico tra me e me. si sta per scatenare contro di me quando arriva a salvarmi Lui: Bubi!
per fortuna suona la sveglia. son le otto e mezza. bisogna che la tivvù non la guardo più la sera, mi dico ad alta voce. L’altra volta con la peperonata era andata meglio!

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