Saturday, November 15, 2003

L'i-sola dei famosi. The winner is...beh, lasciamo perdere!
E cosi' il grande baraccone leva le tende. Come quando da piccoli arrivavano nel nostro quartiere quelli delle giostre e noi, piccolini piccolini, vedevano queste grandi strutture con occhi sgranati e sorpresi. c’erano le macchinette a scontro, dove potevi sfogarti con chi ti stava antipatico. i calci in culo per vincere un giro in più. c’era il tirapugni per chi aveva più forza e il banchetto per vincere i pesciolini rossi che morivano rigorosamente poco dopo e non ho mai capito il perché. c’erano le bancarelle dello zucchero filato e le mele ricoperte di glassa. le noccioline e le liquirizie. le giostre, le mitiche giostre, se ne stavano nel tuo quartiere una quindicina di giorni, un mese al massimo. e poi via. si ritornava tutti alle giornate grigie e solitarie con l’amichetto del cuore chiusi dentro casa a pane e marmellata e candy candy. Ieri è finita l’avventura dell’isola dei famosi, questo grande show mediatico che ha trovato il suo boom nel farci vedere da vicino le “sofferenze” dei vip. Vedere questo programma è stato per me come tornare alle mitiche giostre. Ci siamo divertiti con la Ventura. Ci siamo commossi, arrabbiati, abbiamo parteggiato tutti un po’ per uno e un po’ per l’altro. E diciamolo, una volta tanto, questo grande baraccone ha fatto parlare di sé. Con il pappalardo mangiatore di fuoco, il silvestri nanetto, il gigante buono walter nudo, l’astuta principessina giada, la guerriera carmen russo, il cavaliere testi, la dama di compagnia torretta, e con tutti gli altri ai quali sinceramente non mi spreco neanche di trovare una collocazione. Finito il programma siamo ora ai bilanci: c'è stato il divertimento ma ci saranno dei vincitori e dei vinti. Non so in che misura. Possibile che alcuni di loro svaniranno nel nulla come dal nulla sono arrivati. Non so se il programma avrà delle ripercussioni con la Codacons: pare infatti che quelli della codacons abbiano denunciato gli autori di falso perché in realtà sarebbe stata tutta una finzione per intascare i soldi delle telefonate. Sinceramente non capisco ancora chi si stupisce che tutto non sia fiction, visto che già la politica internazionale e quella nazionale altro non sono che dei grandi show-finzione. Questo si vocifera, ma non si puo' dire. Insomma chi saranno i vincitori e i vinti? Ognuno avrà la sua versione. Io la mia. Non mi interessa sapere se cio' che ho veduto sia stato un falso. M’è bastato vedere cio' che ho visto: la sofferenza negli occhi di alcuni. le punture degli insetti. i chili andati via, meglio delle migliori messeguè. m’è bastato credere in cio' che ho visto e sinceramente altro non mi chiedo. perché per me il vincitore di tutto questo show non è walter nudo. Il vincitore di tutto questo fenomeno da baraccone è stato il cattivo insegnamento. è quello che oggi mi rimane dentro. ed è quello che oggi mi fa riflettere più di tutto. è quello che è più vero di mille discorsi e mille messe in scena buttati là per far salire o per far scendere l’audience.
chi ha vinto? ha vinto l’ignoranza, il cattivo esempio, le parolacce non bippate, ha vinto la contessa madre che nessuno ha pensato bene di stoppare nelle sue folli esternazioni, ha vinto l’italietta dei benpensanti, ha vinto il ridere e il deridere la decisione di walter nudo di essere coerente (“o tutti e quattro sullo yacth o nessuno”) . Embè, siamo in italia che ci aspettavamo: uno deve pensare a se stesso e non lottare per il gruppo. E’ questo che ci state insegnando opinionisti dei miei stivali? Ha vinto la cattiveria di sparare una “stronza” in faccia ad una persona che non ti ha fatto niente e che ti ha posto solo una critica (e questa la chiamiamo libertà?). Ha vinto l’italia del vaffa in prime time. Hanno vinto gli stereotipi. Hanno vinto i raccomandati. Gli infiltrati. Vince per tutti il vincitore morale pappalardo voltagabbana nei confronti di testi; che siano state giuste o sbagliate le motivazioni di testi, rimane comunque il fatto che era stato fatto un patto. e pappalardo non lo ha rispettato. e oggi, in questa italietta da quattro soldi si deride anche fabio testi. Cosa debbo pensare che in italia si sta insegnando che non bisogna più avere una PAROLA? ha vinto quindi il cattivo insegnamento. il cattivo gusto. la poca coerenza. e di altro non mi importa. non mi importa di sapere se, a fari spenti, i famosi se ne andavano nel migliore hotel dell’isola a rimpinzarsi. non m’importa di sapere altro. non mi importa di sapere se la cicatrice della contessina è vera o solo una toppa scenica. non mi importa di sapere se di nascosto venivano somministrate loro flebo proteiche o flebo di panini con la mortadella. non mi importa se la magnolia guadagnerà sulle telefonate perché non faccio i conti della serva. mettetevelo in testa: siamo in televisione ed è tutto BUSINESS!
Mi inchino solo ai valori che sono morti, su cui quest’italia sta mettendo una bella pietra tombale grossa cosi'. Il resto non conta. The show must go on.

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