Friday, July 09, 2004

C'è un dottore in sala?

Quando ho aperto l'attività, cinque anni fa circa, passavo le giornate guardando il telefono. Sembravo uno di quegli attorucoli americani che han fatto l'audizione e passano il tempo chiusi in casa aspettando una chiamata. Il primo squillo, ancora lo ricordo, mi ha provocato un sussulto con battiti bel oltre i cento e sudori freddi. Non mi andava di rispondere subito, cosi' ho lasciato squillare. Una, due, tre volte: "Multimedia pubblicità, buongiorno..." ho detto con fare molto professionale.
"Che c'è l'Avvocato Patalaro?". Ho risposto che aveva cambiato numero. Per alcuni mesi le uniche telefonate che ricevevo erano per l'Avvocato Patalaro. Ero frustrata e anche giù di morale. Avevo paura di rispondere. Finchè un giorno necessità fa virtù, chiama una signora per l'avvocato. Stava divorziando, poveretta. E mi ha chiesto un consiglio. Da quel giorno lì ho cominciato ad esercitare a tutti gli effetti. Ho comprato un taglièr grigio fumo di londra e una ventiquattrore di mucca pazza. Ho dibattuto tante cause tra le quali una per l'uccisione di un mulo da soma stressato per il lavoro. Ho difeso anche un albanese sorpreso a rubare fiori sulla tomba della moglie. Credo li portasse all'amante turco. Le parcelle m'hanno fatto campare per un bel po', finchè non son scemate le telefonate. L'avvocato ha avvertito i suoi clienti. Io ho perso tutta la clientela e ho cominciato a fare il mio lavoro, purtroppo. Ricordo quei momenti con nostalgia. L'altro giorno ho risposto al telefono e cercavano un dottore. Ho già comprato lo stetoscopio e l'apparecchio per misurare la pressione. Hai visto mai!

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