Thursday, July 08, 2004

Non parlate al conducente.

Sono le dieci e mezza e il semaforo è rosso. Sto di fronte all'entrata di cinecittà da dove escono i divi del cinema e i nuovi divi televisivi. S'accosta uno scooter come il mio. Solo che è il modello vecchio. E' buio. Al semaforo ci sono io. Lei sullo scooter. E una twingo gialla ocra con due pakistani col turbante. Dò un'occhiata furtiva alla ragazza. Penso. Poi mi dico "no, non credo voglia tirare!". Sta per scattare il verde. Faccio la vaga e attendo una reazione. Aspetto ancora il verde, ma lei scatta prima. Ah, le donne, non sono mai sportive! Dò gas. Molto gas. La supero. Inizia un tratto che porta al raccordo dove puoi raggiungere belle velocità con cavalcavia, discesa e diramazione a destra per ikea e a sinistra verso il raccordo. Sto davanti alla scooterista con un ghigno da centaura. Sento una voce. Mi distraggo. E' la luna in vergine. E' paurosa di suo, ma come scusa mette il costo della benzina e il consumo delle pasticche dei freni appena rifatti, l'usura del motore, l'olio che con quel che costano oggi i frantoi e mi parla anche di certe azioni della Roma in discesa. "Non le dar retta -tuona il mio ascendente pesci- quella è una vigliacca!" Spingo ancora e vedo i fari che s'avvicinano. La luna in vergine si stizzisce. E si mette col muso. Interviene la venere in ariete. Mi dice di non cedere. Che è meglio che ti corrano dietro piuttosto che sei tu a rincorrere. Saturno le dà ragione. Urano sta su un altro pianeta. Ha il cellulare irrangiungibile. La luna in vergine mi parla di certi suoi problemi psicologici: ha cominciato tutta una storia sull'infanzia negata e non so che altra tiritera. Giove che è un pacioccone la prende sotto braccio e sento che le dice qualcosa. E io intanto spingo ma li sento tutti blaterare. Ognuno sta dicendo la sua. Sul cavalcavia la scooterista intanto mi sorpassa e io non so se accelerare ancora o rispondere a tutte quelle chiacchiere da bar. La luna in vergine tira un sospiro di sollievo. Avverte che sto decelerando. Giove intanto ridanciano e giocherellone è tutto preso dal suo hula hop. Saturno mi ringrazia dicendomi che ormai è troppo vecchio per lo stress. E l'ascendente pesci suscettibile e permaloso si ritira in un indecoroso mutismo. Mi fermo prima della rampa verso il raccordo. Mi devono una spiegazione. Tutti s'accordano per eleggere la luna in vergine a loro portavoce. Cominciamo a discutere animatamente. La venere in ariete mi dice che non ho fegato. E che comunque "quella" (la scooterista) aveva il motore truccato. Si sa, l'ariete non demorde mai e non ci sta a perdere. Marte in scorpione mi dice che se l'è legata al dito e che se la rivede le buca le gomme dello scooter. La luna in vergine mi fa capire con molta diplomazia che non ho più l'età e che a quella velocità può esplodere una ruota o si possono rompere i freni o che può esserci una buca che non vedo. Insomma tutte cose razionali alle quali non ho saputo che rispondere. C'era una pizzeria. Li ho portati tutti a cena fuori. E' finita a tarallucci e vino. Ha pagato la luna in vergine. In qualche modo si doveva far perdonare!

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