Wednesday, August 04, 2004

Cronache dal di qui.

Siamo tutti più poveri quest'anno. La città ancora non s'è svuotata come al solito. Sarà per la luna in vergine che sta sempre lì a fare i conti della serva, ma mi sembra che siano ancora tutti ai loro posti di lavoro. Qui e in giro non ha ancora chiuso nessuno. Il raccordo, sera e mattina, è strapieno di macchine come nel resto dell'anno. A parte i politici tutti abbronzati e curati e i giocatori che affollano i bilionaire vari, mi chiedo chi sia andato già in ferie quest'anno. Vedo un sacco di gente che stringe la cinghia così forte che stenta a respirare. Ma Lui, malgrado gli sghignazzi del resto del mondo, ci dice che va tutto bene. Che siamo in ripresa. Che siamo ai livelli degli altri. Non mi sembra. Io sono ancora qui malgrado ieri sera fossi invitata al compleanno di Charlotte di Monaco. Clara è ancora aperta malgrado la cena dai Conti Vanzetti. Franco l'alimentari vende pane a file lunghissime di persone. Anche Pio il ciabattino è al suo posto di comando risuolando e ribattendo tacchi e suole. Non parliamo di Diego il fabbro che malgrado due bimbi sta ancora aspettando l'incentivo governativo sul secondo figliolo nato da poco. Ma Lui ci dice che va tutto bene. Che siamo in netta ripresa. Che siamo ai livelli degli altri. Le auto però affollano ancora tutti i parcheggi. L'università brulica di ragazzi. Via del corso è intasata come nei giorni natalizi e i negozianti sono tutti lì a sfruttare anche l'ultimo minuto per racimolare due lire in euro. Sono aperti solarium e centri estetici. Dai tiggì si vede Ostia piena di file chilometriche che neanche fosse la Costiera amalfitana. Ma Lui ci dice che va tutto bene. Che siamo in netta ripresa. Che siamo ai livelli degli altri. Accontentiamoci di quello che dice Lui. Forse parla della nostra ricchezza interiore. E poi non specifica bene chi siano gli altri ai cui livelli siamo in pari. Forse l'Argentina? Sarà, ma tutta 'sta gente che non parte alla fin fine fa pure compagnia. Ci ritroviamo tutti al bar a sognare terre lontane e a lamentarci del governo ladro, dell'iva e dell'inps e che l'euro ci ha rovinati a tutti e che il Lupo l'hanno ammazzato come un cane e che a Cogne c'è un matto in pigiama taglia extra-small che ammazza bambini per dar la colpa alla Franzoni. Ma tanto Lui ci dice che va tutto bene. Che siamo in netta ripresa. Che siamo ai livelli degli altri. E noi facciam finta di credergli tra una risata e l'altra, una stretta di cinghia e una pacca sulla spalla. Siamo ricchi dentro, noi. Chissà che non ci tassino pure lì!

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