Wednesday, August 28, 2002

qui fuori è quasi buio. eppure sono le cinque del pomeriggio. fuori tuona. lampa. piove che dio e anche la madonna la mandano. tutto tace. c'è solo il costante scroscio della pioggia, credo tanta. non ho voglia nemmeno di affacciarmi a guardare. mi basta il rumore. il fragore di un tuono. o il luccichio di qualche lampo, sperando che non mi esca il fulmine dalla tv accesa o dallo stesso portatile. è un'estate strana, questa. per me. per il tempo. per le persone che anticipatamente son dovute rincasare con le pive nel sacco. si ritorna al lavoro tutti bianchi o quasi, aspettando già le prossime vacanze che saranno quelle natalizie. oggi, non so perchè, ho la sensazione addosso del natale. della festività. dei regali. della famiglia. forse il tempo. forse solo qualcosa che mi ha scaturito tutto ciò. e intanto fuori continua il diluvio. e io me ne sto qui, seduta, a scaldarmi le gambe che ancora sono scoperte con il calore che emana il portatile. a pensare già al natale. a dispiacermi per tutte quelle colture e quella terra che quest'anno di sole ne han visto ben poco. a mettermi nei panni delle zanzare che oggi, con questo freddo, lasciano le loro dimore estive per rifugiarsi negli appartamenti ad asciugarsi le loro alucce bagnate e a rifocillarsi un pungiglione affamato. penso anche a tutti quei ragazzini che mi hanno torturato con le loro grida e che con un tempo così grigio devono abbandonare i loro giochi estivi (qui sotto va di moda il "poolie", credo un gioco di biglie) e rinchiudersi dentro casa a combattere con compiti estivi e ad ammorbarsi con il gioco di turno della play station. mi fa tristezza anche per le vecchine che devono ritornare alle loro case solitarie dopo aver passato bei giorni al sole degli androni per scaldarsi le ossa e a fare quattro chiacchiere. insomma un tempo così mette tristezza. e la mette ancora di più perchè non siamo abiutati a tutto ciò. la mente dell'uomo va d pari passo con le stagioni e ne accetta tutti i cambiamenti, ne accetta il caldo, il freddo, la pioggia, la neve e così via. questo tempo fuori tempo ci mette tutti in crisi. è un tempo strano. sconvolge i nostri bioritmi naturali. i nostri equilibri finti o veri, comunque equilibrati. è come se uno gira con una giostra in un senso e all'improvviso gli invertono il senso di marcia. siamo tutti un po' più strani. stanotte anche faceva un gran temporale. verso le sei non riuscivo a prendere sonno. per la prima volta mi son goduta questo momento. ho benedetto il tempo e chi lo manovra perchè non dovevo lavorare. sono sprofondata ancora di più nel tepore delle lenzuola. ho sentito da lontano il camion della spazzatura che passa ogni mattina e ho mandato un pensiero a chi ci stava sopra a lavorare con questo tempaccio. il temporale sta finendo qui. si sentono già le prime voci. i tuoni si sono allontanati. e dalla tv accesa nessun fulmine è uscito. forse solo qualche stronzata!

1 comment:

Antonio Caligiuri said...

Scrivi bene. Mi sono intrattenuto sul tuo blog per un bel po'! Complimenti. ;)