Tuesday, February 03, 2004

Governare l'Italia: un gioco da ragazzi. In vendita presso tutti i giocattolai.

Regole del Monopoli: "Lo spirito del gioco è trarre profitto, affittando, comperando e vendendo le proprietà situate attorno alla TAVOLA, sino a diventare il giocatore più ricco e, possibilmente, il MONOPOLISTA".

Premessa: Non so che cosa stia succedendo in Italia. Tutti stanno dando la colpa a Berlusconi. A me non interessa se s'è rifatto il lifting, se possiede tutte le televisoni del cucuzzaro, se è mafioso e se è lui il Monopolista di questa italia d'accatto. Quello che mi interessa è salvaguardare i miei interessi. Conduco da cinque anni una piccola impresa. Non chiedo niente a nessuno: non ambisco a posti pubblici nè privati. Non faccio delle "finte" migliorie alla mia attività solo per prendere i soldi da qualche finanziamento statale. Non voglio entrare in un ministero a scaldare l'ennesima sedia nè in qualche televisione per mettermi in mostra. Quando ho capito che per stare nel mondo della pubblicità dovevo fare la schiavetta isaura a una art-director più piccolo di me e per di più "raccomandato", ho deciso di mettermi in proprio. Così, ho pensato, ci sono io e rispondo solo a me stessa.
Lavorare in proprio, si crede sia la manna dal cielo. Si pensa, lo pensavo anch'io, che apri "bottega" quando ti pare. Chiudi quando ti pare. Se oggi non ti va, non vai al lavoro, come fanno milioni di statali, maestre, dottori e pure politici. Invece per lavorare da soli devi avere "due metri di torace" così. Perchè? Perchè devi pensare a tutto con uno Stato che, anzichè toglierti i problemi, ti premia dandotene altri. E nei periodi di crisi devi pensare anche a come uscire dalla crisi (per noi lavoratori indipendenti mica c'è la cassa integrazione!). Devi pagare i fornitori anche se le cose vanno male. Devi pagare l'inps, l'inail, l'iva, le tasse, il commercialista, l'affitto, le bollette varie, lo scooter, la macchina, insomma di tutto e di più anche se le cose non vanno bene. ma non è di questo che volevo parlare. ogni cosa ha il bello e il brutto. ogni cosa ha il suo prezzo. e io sono preparata a questo.

I fatti: quello che vedo in giro, visto che, per il mio lavoro, frequento molti negozianti è che l'italia sta andando male (hai scoperto l'acqua calda, direte). o perlomeno una certa parte dell'italia che è quella della piccola impresa, dei piccoli artigiani, del dettagliante. si dà la colpa al governo attuale. tutti che tirano fuori la storia trita e ritrita dell'euro che non è più la stessa cosa rispetto alla lira. dall'altra parte invece si fa un sacco di demagogia sbandierando ai quattro venti che si aiutano i giovani, si finanziano le nuove imprese, si fa questo e si fa quello. perdonatemi ma di quale Paese stiamo parlando? di quali giovani stanno parlando? e, soprattutto, mettiamo il caso che tutto questo sia vero: ma voi finanziate le nuove imprese tartassando le vecchie? wow. e qui veniamo al gioco del monopoli. a governare così son capace anche io che al monopoli vinco sempre! spremere il piccolo, torturarlo e tartassarlo con ogni tipo di tassa (ci manca che mi arriva la tassa sul grano e poi sto a posto!), andare a spulciare anni addietro solo perchè c'è questo benedetto condono tombale che mette fine a tante cose ma che costa soldi zozzi maledetti e subito, è un gioco facile. wow. che strategie di mercato. che grande senso dell'economia. perchè non ci sparate anche, così potreste guadagnare anche sui fiori e sulla corona. sono arrabbiata. sì. per non dire fuoriosa. grazie a un errore del mio vecchio ragioniere, si è andati a spulciare nel mio passato: è stato stabilito che io nel '97 guadagnavo 32 milioni. nel '98 (specifico: attività appena iniziata) anche. ero milionaria e non me ne ero accorta. perchè? per il controllo induttivo: cioè un sistema in base al quale se possiedi una macchina (una polo vecchia) e una vecchia xl honda costata più di passaggio che di altro, sei il pol ghetti italiano. E, giustamente, devo pagare: ilor, herpes, urp, help e tutte le tasse che ne conseguono. ma ho una scappatoia: il condono! (1500 euro per ogni anno che calcolando, mi ha detto la commercialista, che troveranno qualcosa anche per gli anni successivi...bè me la cavo con diecimila euro). wow. mica è finita qui. come possiamo tartassare ancora di più questi negozianti (ha pensato lo Stato, il Governo, la Regione o gesù cristo in persona)? ma si, controlliamo che abbiano pagato le insegne. controlliamo che abbiano pagato le vetrine che devono essere decorate solo per il 25 per cento e non per intero come la mia. Ma facciamo di più, deve aver detto lo Stato, la Regione o Gesù cristo in persona, tassiamoli su tutto anche sull'aria che respirano che, li vedi, si stanno cominciando ad allargare! Facile, no? Come non averci pensato prima.

La conclusione: C'è un mio amico che gioca bene a risiko. Caro berlusconi, non è che gli puoi affidare il Ministero della difesa? sai...hai visto mai!

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