Ho la casa in subbuglio. E sai perché? I vestiti, i maglioni, le coperte, i calzini pesanti, le camicie di flanella e anche quelle da notte sono in sit-in. Si. Si son ribellati tutti in casa mia e sono entrati in sciopero. Si lamentano. Hanno nominato un portavoce, il piumone d'oca, che ha stilato una lista dei loro diritti tra i quali c'è quello di non lavorare troppo e di non essere sfruttati oltre il determinato tempo di lavoro. Proprio ieri sera mi ha detto, il piumone, che ha le oche con tutte le piume stressate. Pare che questa sia la stagione per migrare verso i laghi dove vanno a riposarsi. Ha aggiunto che non s'è mai visto un piumone del suo calibro lavorare oltre la fine di marzo - inizi di aprile. E che, tra l'altro, non viene neanche pagato adeguatamente. Che potevo rispondere io? Non gli ho mica potuto dar torto. Non ho mai portato un paio di calzini oltre la fine di aprile. Non parliamo poi dei pantaloni pesanti. E di quelle farabutte delle t-shirt a manica lunga che si sono azzuffate nell'armadio con le t-shirt estive che stavano tutte contente a godersi questo letargo prolungato? E poi delle felpe che mi tengono il muso (soprattutto quella della Hanes che è la mia preferita). E dei jeans invernali che si son barricati nel cassettone. E poi vogliamo parlare delle scarpe chè la mattina mi tocca andare in giro per casa a riacciuffarle. Ho provato a mediare, mi son sentita tanto una sindacalista: gli ho buttato là alla meno peggio un bel sermone sui problemi del pianeta e del buco dell'ozono e gli ho tirato su anche una tititera su alcuni problemi logistici. Niente. Mi hanno sbarrato la porta di casa tanto che ho dovuto chiamare i pompieri (120 euro una chiamata). Spero che arrivi presto l'anticiclone delle azzorre. Anche perchè dormire con il lenzuolino leggero non mi pare ancora il caso. Lo sai che son freddolosa, no?
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