Wednesday, May 12, 2004

Riflessioni di maggio, il mese della madonna.

guardo tutte quelle foto appese, la mattina mentre mi vesto. sguardi puliti, sorrisi smaglianti, occhi ancora lucenti, con quel bagliore dentro di chi ancora se la deve vivere, la vita. mi danno fastidio, quelle foto. colgono l'attimo. ma non l'eterno. se entrasse qualcuno in quella stanza, vedrebbe sguardi pulti, sorrisi smaglianti, occhi lucenti e penserebbe che così è la vita, che è ancora così, che quelle immagini sono ciò che siamo. ma io odio quelle foto. perchè è stato tutto un attimo. perchè la vita è un soffio di vento che che ti sfiora e poi ti lascia. un pensiero che è già stato cancellato. un ricordo del passato che non ti sei reso conto. sto dando il peggio di me stessa. non te la prendere. sto dando il peggio perchè sto male. e odio tutti. non ve la prendete. non sto bene dentro. e non ci proverò neanche a spiegartelo nè voglio fartelo capire. sto dando il peggio di me. perchè non so come sfogare tutta l'ira che ho dentro. se bastasse un urlo mi collocherei sulla pietra più alta del monte più alto e urlerei tutto l'odio che mi soffoca. se bastasse accoltellarti, t'accoltellerei volentieri, alle spalle come hai fatto tu. e anche tu. dieci, venti coltellate metaforiche. ma poi dovrei suturare tutte le ferite che ti ho inferto. perchè in fondo, ho un cuore. ho più cuore. la vendetta. a che serve. non mi ridà quei giorni passati a cercare in giro dentro me stessa un perchè. a cercare te nel vuoto. a scordare te che non capivo. la vendetta, dici. o ci speri. perchè pensi possa azzerare il male che m'hai fatto. e quale vendetta poi? ripagarti con la stessa moneta. sto dando il peggio di me stessa, ultimamente. perchè vorrei tenere la testa sotto la sabbia ancora un po'. odio quelle foto appese. non siamo più noi, se mai lo siamo stati. s'è fermato l'attimo lì dentro. ma la vita è andata avanti. quanto ho creduto nel tuo sguardo pulito, questo non lo sai. quanto ho creduto che non eravamo come tutti gli altri. e invece, eccoci qui. gente comune che vive squallide realtà. guardo tutte quelle foto dove ridevo. e non rido più. penso a quanto ero stupida. penso ai sacrifici. penso alle lotte contro tutti. per cosa. per omologarci alle folle oceaniche di gente che pensavamo fosse diversa da noi due. sto dando il peggio di me stessa. non te la prendere. non ve la prendete. è così. sopratutto in questo mese della madonna.


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