Monday, January 19, 2004

Il buco con l’asfalto intorno. Si fa per dire. chi abita a roma lo sa. non so che tipo di asfalti usino per le nostre strade, probabilmente quelli fatti con la pizza di fango del camerun; ma quello che so per certo è che dopo una giornata di pioggia, a roma ci sono più buche che strade. stamattina viaggiavo sullo stradone di casa vicino la chiesa. una fila mostruosa. ho pensato: ci sarà qualche funerale. macchè. s’era aperta nella notte una mega-voragine che si vedeva il mondo dall’altra parte: io ho salutato gli australiani e dalla buca ne è uscito un canguro che se ne è andato “lillo-lallo” in direzione raccordo anulare. povero!
altra fila, altra buca in via appia pignatelli. un gruppo di ragazzi ha cominciato a giocarci a biliardo. con quella buca lì, persino un cieco avrebbe fatto centro. continuando ho incontrato una buca con relativa fila e traffico e smadonnamenti all’altezza di piazza dei navigatori. mai visto un buco così neanche al più disinibito dei drogati. ultima buca (a parte quella di simona che doveva farmi copiare un po’ di mp3!) è quella che c’era all’altezza della regione lazio. talmente grande e profonda che hanno deciso di seppellirci uno. bella la cassa. un sacco di corone. doveva essere uno importante. c’erano tutti i parenti intorno. e il comune dovrebbe pure risarcirli, visto che si son preoccupati di ricoprirla a spese loro!

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