Tutti abbiamo un blog. Pure la barista qui all’angolo che lo aggiorna con le ultime offerte del caffè lavazza e su chi ha vinto la domenica se la roma o la lazio. Avere un blog così e così è un gioco da ragazzi, guardate il mio. Ma avere il BLOG con la B e pure le altre lettere maiuscole, è cosa eccezionale. Bisogna avere due spalle tante e rispettare certe regole per entrare a far parte della categoria. Solo rispettando il decalogo della vera Blogstar si diviene facilmente un blog leader, la sera si contano un sacco di accessi col pallottoliere del proprio figliolo e forse si finisce anche sulla gazzetta del proprio paese e non alla voce delinquenti (forse però essere citati come delinquenti sarebbe più onorevole).
Prima di tutto, anzi first of all che fa più “ammericano” come toni renis, il vero blogger lancia il post nella blogosfera come fosse uno dei dieci comandamenti impressi sulle tavole sacre. Finito ciò, si ritira nei suoi appartamenti regali e non dà più confidenza a nessuno: non risponde ai commenti, né ai complimenti, non alle e-mail, non alle critiche, non risponde neanche più al cellulare o alla porta di casa che fuori c’è la moglie carica di sporte della spesa che lo chiama per farsi dare una mano.
La vera blog star, poi, è quella che critica. Critica tutto, prima di tutto il governo (non sapete quanti accessi si “rimediano” criticando berlusconi). Critica il sistema, cercando poi il modo per entrare a farne parte; critica gli altri blogger, reputandoli inferiori e diaristi senza futuro; critica le “convenscion” e le riunioni organizzate (salvo poi parteciparvi una tantum, così solo “per vedere chi c’era”); critica pure quella povera donna della moglie colpevole di aver comprato la salsa Mutti e non la passata Cirio che così aiutiamo quei poveri investitori.
Ma la vera forza della Blogstar è quella di prendersi terribilmente sul serio, far credere a se stesso e agli altri che ciò che ha scritto è qualcosa di sublime, di irripetibile, di veramente “eccezziunale”. La vera Blogstar si sente superiore per intelletto e per casta a: giornalisti, autori, politici, oratori, cardinali e anche lavandaie. La vera blogstar si sente superiore persino alla moglie che tiene sotto il cuscino il suo diarietto hallokitty sul quale appunta tutti i suoi pensieri e le sue liriche più belle. La vera blogstar ha solo un obiettivo, che non è quello dello scrivere: ambisce, brama, sogna di vedere il suo nome a caratteri cubitali sulla copertina di un libro che sa, signora mia, una volta andavano di moda i diplomi, ma che vuole oggigiorno siamo tutti un po’ “artisti”.
Insomma tutto questo per dirvi che da più di un anno sogno di diventare una blogstar: ho comprato il chiodo con le borchie e l’orecchino con la croce; non ho risposto al citofono che l’ufficiale giudiziario s’è pure offeso; ho frequentato tutti i circoli più esclusivi compreso il circolo bocciofilo dietro il mio palazzo che con nino facciamo certe partite a bocce che non ti dico; ho partecipato a tutte le convenscion d’ italia compresa quella ad arzignano sulla “storia del formaggio di fossa”; ho letto tutto l’illegibile della blogosfera sapendo per filo e per segno vita morte e miracoli di tutti i veri vips della parola scritta compreso www.gennaroesposito.blogspot.com; ho scritto della mia vita, di quella di mia madre, di mio padre e pure di nino e di clara, di bukowski e di fossati, di berlusconi e di tremonti; ho raccontato anche di quella volta che entrando in una buca con lo scooter ho incontrato i tre pastorelli che m’hanno rivelato il terzo segreto di fatima. Cosa fare di più? Me lo dica lei, signora mia. Sa, qui i post al sole se ne vanno via come il pane sciapo!
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