si dichiara un ragazzo. ma si chiama Fabiola sulla carta d'identità. uno sbaglio della natura dicono in molti. soffre di un problema psicologico dicono alcuni. è un problema di geni dicono altri. e intanto lui è un ragazzo che si chiama Fabiola. lo guardavo ieri sera. e cercavo di immaginarlo ragazza. i tratti dei lineamenti son femminili. ma il resto no. il taglio degli occhi. la dentatura. cercavo di toglierli, quasi come in un lavoro con photoshop, la barbetta che porta a mò di pizzetto. e di vederlo com'era. com'è nata, cioè Fabiola. fabio cerca di non farlo vedere. ma credo che la sua situazione non sia facile. rivoluzionare se stessi, prendersi tutto ciò che si è e rimestarlo per farne uscire altro, non dovrebbe essere una cosa facile. cambiare identità per essere ciò che si è veramente, se lo si è. è un ragazzo, ora. ma si chiama fabiola sulla carta. ha le movenze di un "pischello". e io cerco di immaginarlo donna. e non ci riesco. e allora mi chiedo, quanti sbagli riesce a fare la vita. sbagli a cui poi bisogna mettere le pezze. lui è un ragazzo, ormai. ma sulla carta è ancora Fabiola. e la sua vita non è niente facile. ha dovuto lottare. combattere per accettarsi e per essere accettato. ha dovuto trasformarsi in un fabio che si chiama ancora fabiola. non so che cosa possa succedere in certe persone. so che i condizionamenti sono grandissimi. trovare un lavoro per una donna che vive da uomo o il contrario non deve essere una passeggiata. so che fabio deve calcare più la mano sulla sua mascolinità per accettarsi e farsi accettare. è forte fabio. proprio forte. forte psicologicamente. e la sua forza la trova in ciò che sente di essere dentro, nell'affermazione di se stesso. ma non deve essere facile. combattere con i pregiudizi. con le malignità. con chi ti addita e chiude il discorso con le solite frasi fatte. lui si dichiara un ragazzo. ma, purtroppo, è ancora Fabiola. e vive le sue due esistenze. vive le sue due vite come noi viviamo semplicemente la nostra. cercando di affermarsi. veste da ragazzo. e ti fa tenerezza. si muove come un ragazzo. e ti fa pensare che forse un Creatore distratto abbia sbagliato con le x e le y facendone uscire fuori una grande incognita. fabio è fabio. almeno per me. altro non mi è dato di sapere. se non chiedermi il perchè. e pensare che quel nome femminile sulla carta altro non è stato che un errore di trascrizione.
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