Tuesday, March 02, 2004

Quel ragazzo di nome Fabiola

si dichiara un ragazzo. ma si chiama Fabiola sulla carta d'identità. uno sbaglio della natura dicono in molti. soffre di un problema psicologico dicono alcuni. è un problema di geni dicono altri. e intanto lui è un ragazzo che si chiama Fabiola. lo guardavo ieri sera. e cercavo di immaginarlo ragazza. i tratti dei lineamenti son femminili. ma il resto no. il taglio degli occhi. la dentatura. cercavo di toglierli, quasi come in un lavoro con photoshop, la barbetta che porta a mò di pizzetto. e di vederlo com'era. com'è nata, cioè Fabiola. fabio cerca di non farlo vedere. ma credo che la sua situazione non sia facile. rivoluzionare se stessi, prendersi tutto ciò che si è e rimestarlo per farne uscire altro, non dovrebbe essere una cosa facile. cambiare identità per essere ciò che si è veramente, se lo si è. è un ragazzo, ora. ma si chiama fabiola sulla carta. ha le movenze di un "pischello". e io cerco di immaginarlo donna. e non ci riesco. e allora mi chiedo, quanti sbagli riesce a fare la vita. sbagli a cui poi bisogna mettere le pezze. lui è un ragazzo, ormai. ma sulla carta è ancora Fabiola. e la sua vita non è niente facile. ha dovuto lottare. combattere per accettarsi e per essere accettato. ha dovuto trasformarsi in un fabio che si chiama ancora fabiola. non so che cosa possa succedere in certe persone. so che i condizionamenti sono grandissimi. trovare un lavoro per una donna che vive da uomo o il contrario non deve essere una passeggiata. so che fabio deve calcare più la mano sulla sua mascolinità per accettarsi e farsi accettare. è forte fabio. proprio forte. forte psicologicamente. e la sua forza la trova in ciò che sente di essere dentro, nell'affermazione di se stesso. ma non deve essere facile. combattere con i pregiudizi. con le malignità. con chi ti addita e chiude il discorso con le solite frasi fatte. lui si dichiara un ragazzo. ma, purtroppo, è ancora Fabiola. e vive le sue due esistenze. vive le sue due vite come noi viviamo semplicemente la nostra. cercando di affermarsi. veste da ragazzo. e ti fa tenerezza. si muove come un ragazzo. e ti fa pensare che forse un Creatore distratto abbia sbagliato con le x e le y facendone uscire fuori una grande incognita. fabio è fabio. almeno per me. altro non mi è dato di sapere. se non chiedermi il perchè. e pensare che quel nome femminile sulla carta altro non è stato che un errore di trascrizione.

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