Ebbene si. son scaramantica e non me ne vergogno. non c’è giorno che non mi alzi dal letto e scenda col piede destro. non c’è giorno che non mi infili prima la scarpa sinistra e poi la destra. che accenda il caffè ma solo dopo aver aperto la serranda. sono tra quelli che non ridono mai il venerdi sera e se ridono lo fanno solo dopo la mezzanotte. quando vedo una suora, faccio le corna. anche quando vedo un carro funebre, pace all’anima sua. se al mattino mi va male qualcosa, rinuncio a fare anche il resto delle cose perché so che la giornata andrà male. se va bene qualcosa, spingo sull’acceleratore e tutto mi andrà bene. prima di un appuntamento importante metto sempre la stessa pashmina. non metto più quel maglione o quella camicia se la giornata mi è andata storta. se mi capita di passare in un luogo dove ho litigato, caccio il pensiero negativo e tocco ferro. sto attenta alla disposizione a tavola delle persone. se mi casca il sale, me ne butto un po’ dietro le spalle. se passeggio affiancata ad altre due persone cerco di non camminare in scala (cioè dal più alto al più basso). se rifaccio il letto, cerco di non farlo mai in tre. se mi posano un cappello sul letto, lo tolgo subito. non metto mai il pane capovolto in tavola. non spazzo di sera chè porta male. sto attenta al canto della civetta o del gufo perché preannuncia disgrazia. insomma son piccole precauzioni che non costano niente. mi chiedo però, come mai l’altro giorno che ho “acciaccato” quel gatto nero che passava da destra a sinistra, ho vinto 250 euro al bingo?
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