Tuesday, October 01, 2002

sto leggendo un libro bellissimo di bach. un ponte sull'eternità. c'è una parte in cui la protagonista spiega dei passi di musica classica all'autore. ho sempre pensato che la musica, la poesia, l'arte in genere non avessero bisogno di intermediari. così a scuole, pur piacendomi disegnare, ho sempre odiato l'argan e la storia dell'arte. mi dicevo, oggi capisco sbagliando, che un quadro parla da solo e non ha bisogno di chi ci vuol spiegare per lui e per l'autore stesso. ieri però ho letto queste quattro parole sull'ascolto di bach (non lo scrittore) e sono rimasta rapita. non avevo mai fatto caso e cosa ci fosse dietro all'ascolto di una musica. pensavo solo delle sensazioni, delle emozioni, perchè ignorantemente badavo solo alla melodia. e invece ho scoperto che una musica non è solo ascoltabile su un piano orizzontale, ma bach, uno dei primi dell'epoca, ha cominciato a svilupparla anche su un piano verticale, badando quindi a diverse strutture sovrapposte e creando anche delle dissonanze che un orecchio profano come il mio non era mai riuscito a cogliere. ha creato quindi non solo la melodia ma anche l'armonia. questa cosa mi ha fatto molto riflettere, sia perchè cercherò di ascoltare ora la musica in maniera diversa sia per il fatto che in ogni cosa per conoscerla bene si deve approfondire. pensavo che questo riguardasse solo la vita e che per la musica bastassero solo delle buone orecchie. ma non è così. dietro ogni cosa c'è molto di più. e sembrerà una banalità ma è una scoperta che oggi mi rende felice. è come aver fatto un passetino in più nella mia strada personale verso il capire. non so se sono riuscita a esprimere quello che avrei voluto dire. forse ci vorrebbe un bach scrittore che esprimesse in questo momento il mio pensiero. stasera vado dalla maga marilena e glielo chiedo!

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